Quirinale: il calendario delle consultazioni del 7 maggio. Manca Napolitano, ricoverato in Ospedale, ma visitato in anticipo
ROMA – Il nuovo giro di consultazioni inizierà lunedì 7 maggio alle 10 con la delegazione del Movimento Cinque stelle. Seguirà quella del centrodestra che si presenterà al Colle in un’unica delegazione. Poi di seguito le delegazioni degli altri partiti. Chiusura in serata con i presidenti di Camera e Senato.
Lo si legge nel calendario delle consultazioni diffuso dal Quirinale.
«Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, riprenderà lunedì 7 maggio le consultazioni per la formazione del nuovo Governo.
Di seguito il calendario: 10 «Movimento 5 Stelle». 11 «Fratelli d’Italia». «Forza Italia – Berlusconi Presidente». «Lega – Salvini Premier». 12 «Partito Democratico». 16 «Liberi e Uguali». 16.20 Gruppo Parlamentare per le Autonomie (SVP-PATT,UV) del Senato della Repubblica, Partito SVP (Sudtiroler Volkspartei) e (UV – Union Vald“tain). 16.40 Gruppo Misto del Senato della Repubblica. 17 Gruppo Misto della Camera dei Deputati. 17.30 On. Dott. Roberto Fico, Presidente della Camera dei Deputati. 18 Maria Elisabetta Alberti Casellati, Presidente del Senato della Repubblica».
Come si può notare manca nell’elenco il Presidente emerito Giorgio Napolitano, ricoverato in ospedale dopo il malore che l’ha colpito. Sergio Mattarella non ha voluto privarsi del preziosi e insostituibili consigli del suo predecessore ed è andato lui al San Camillo, per una visita di cortesia e di auguri. E il vecchio re Giorgio, che ancora non demorde dall’influenzare la politica italiana, gli avrà consigliato di varare un governo del presidente e di non tornare presto alle elezioni. Che in fondo, secondo re Giorgio, sono un adempimento inutile, tanto a dare l’incarico ai nuovi governi ci pensano i presidenti come lui, usciti dalla sinistra, ma sensibili anche alle esigenze dei poteri forti. Come dimostrano gli ultimi esecutivi del presidente da Monti a Gentiloni, tutti sostanzialmente insediati per autonoma volontà del presidente prima in carica e poi emerito, e adesso anche ospedalizzato. Ma niente è cambiato.
