Donna uccisa a bastonate: chiusa istruttoria del processo al marito. Sentenza in giugno

RAVENNA – Davanti alla Corte d’Assise di Ravenna, si è chiusa l’istruttoria del processo al dermatologo 53enne Matteo Cagnoni, accusato dell’omicidio, pluriaggravato da crudeltà e premeditazione della moglie 39enne, Giulia Ballestri. Il presidente della Corte, Corrado Schiaretti, ha fissato le tappe della discussione: si partirà il 12 giugno con la requisitoria del Pm, Cristina D’Aniello; il 14 sarà la volta delle parti civili a cominciare dall”avvocato Giovanni
Scudellari che tutela fratello e genitori della vittima; quindi il 18 toccherà alle arringhe degli avvocati difensori, Giovanni Trombini e Francesco Dalaiti. La sentenza è attesa per il 20 giugno, dopo eventuali repliche e camera di consiglio.
Cagnoni, in carcere dal giorno del fermo, è tornato a chiedere i domiciliari con braccialetto elettronico. Pm e parti civili si sono opposti. La Corte si è riservata la decisione. L’omicidio era stato commesso la mattina del 16 settembre 2016 a bastonate in una villa di famiglia, da tempo disabitata, in centro a Ravenna. Per l’accusa, il movente di tutto va inquadrato nella fine della relazione tra i due con richiesta di separazione della donna che aveva ormai un altro compagno. Cagnoni, che ha sempre negato ogni addebito, era stato fermato dalla Polizia alle prime ore del 19 settembre, nei pressi della villa paterna di Firenze, dopo una rocambolesca fuga per i campi.
