Scuola: 200 in corteo contro i licenziamenti delle maestre senza laurea a Pistoia
PISTOIA – Hanno sfilato in 200 persone, al grido «la maestra non si tocca» e con numerosi striscioni, per le vie del centro di Pistoia, partendo dalla sede dell’Ufficio scolastico provinciale, per protestare contro l’esclusione di 17 insegnanti dell’asilo e delle elementari dalle graduatorie Gae (graduatorie ad esaurimento), che consentono l’assunzione a tempo indeterminato. Pistoia ha fatto da apripista ad un provvedimento che, a livello nazionale, riguarda circa 55mila insegnanti in possesso del diploma magistrale, ma senza laurea, per i quali se non verrà trovata una soluzione entro giugno, sarà possibile solo l’inserimento nella seconda fascia delle graduatorie, dove potranno essere assunti unicamente a tempo determinato come supplenti annuali. Si tratta di provvedimenti scattati dopo la pronuncia della Corte di appello di Firenze che ha respinto i ricorsi delle docenti diplomate prima dell”anno 2000.
«Se non verrà trovata una soluzione a breve dal governo, che speriamo nasca prima possibile – dice Mario Mortellaro del coordinamento Lavoratori scuola uniti (Lsu) -, a settembre molte classi non avranno l’insegnante, perché gli uffici scolastici non riusciranno a colmare i numeri degli insegnanti che verranno
estromesse dal lavoro a seguito di questo provvedimento». Polemica per l’assenza al corteo di Cgil, Cisl e Uil. I manifestanti, passando sotto al sede della Cgil si sono fermati, gridando dove sono i sindacati?. «Noi continuiamo a chiedere un decreto d”urgenza che salvi 55mila posti di lavoro – spiega
Barbara Bertucci, portavoce delle maestre escluse dalle graduatorie, che dopo 11 anni di lavoro l’anno scorso aveva ottenuto il tanto agognato posto a tempo indeterminato, vedersi adesso rescindere il contratto e ritrovarsi nella dimensione di precariato a vita, ovviamente non fa piacere».
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