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Morte David Rossi: i festini non sono stati la causa. Lo dice la figlia della compagna

SIENA – «Due settimane fa con mia madre siamo state ascoltate in procura a Genova, dove si sta indagando sull’operato dei magistrati a Siena, sono stata sentita a proposito del colloquio che ho avuto con un gigolò che partecipava ai festini. Questi festini svelano un sottobosco che a Siena c’è ma io sostengo che non sia questa la causa della morte di David». Lo ha detto Carolina Orlandi, figlia della compagna di David Rossi (ex capo comunicazione di Mps morto il 6 marzo 2013 precipitando dalla finestra del suo ufficio in Rocca Salimbeni), a margine della presentazione in Consiglio regionale a Firenze del suo libro «Se tu potessi vedermi ora», edito da Mondadori.
Per Orlandi, «se anche venisse appurato che la procura di Siena non ha fatto il suo lavoro al meglio, comunque non è detto che riaprano le indagini sul caso di David». Che quello di David Rossi non sia stato un suicidio, «lo dicono i fatti, ha aggiunto, e stiamo aspettando che qualcuno si decida a parlare e dire quel che sa perché solo così potremo riaprire le indagini sul suo caso che sono state archiviate il 4 luglio dell’anno scorso. Questo sarebbe un elemento importante ma certamente non ci fermerà il silenzio delle persone. Non devo appellarmi alla mia verità di figlia e dire che David non l’avrebbe mai fatto perché amava troppo noi o la vita – ha detto ancora -, in questo caso parlano i fatti e le mancanze della procura».

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