Napoli: arriva Ancelotti. Lettera aperta di un appassionato (ora triste) a Maurizio Sarri

FIRENZE – Non tutti i tifosi del Napoli hanno accolto bene la decisione di Aurelio De Laurentiis di chiudere seccamente il rapporto con Maurizio Sarri per affidare la squadra a Carlo Ancelotti. Uno di questi, appassionatissimo dei colori azzurri, ha deciso di scrivere una lettera aperta a Maurizio Sarri, che Firenze Post integralmente riporta.
«Caro Mister Maurizio,
Lei non mi può conoscere, ma io per mia fortuna sì poiché, pur avendo i Suoi stessi natali come napoletano doc, abito in Toscana da 30 anni e, pertanto, ho avuto la fortuna di seguire le Sue vicende calcistiche fin da quando, anni orsono, Lei ha assunto la guida dell’Empoli.
Ricordo quella stagione calcistica, mi sembra fosse la prima in serie B, con un avvio molto sofferto. Quasi solo sconfitte, tutte di fila, che sembravano presagire chissà quale funesto scenario me che, invece, furono per gli amanti del calcio il male necessario da sopportare per poter poi ammirare, estasiati, i Suoi mitici schemi, fondati soprattutto sul guardare la palla e non l’avversario.
Quella volta fu un trionfo, culminato con la promozione in A, in una competizione dove, addirittura, Lei insegnò alla mia squadra del cuore, all’epoca allenata sia all’andata che al ritorno da Re Benitez, come si doveva stare in campo e quale fosse l’atteggiamento giusto da tenere, con i calciatori sempre in pressing e la linea difensiva schierata quasi all’altezza del centrocampo.
Da allora, a qualsiasi tifoso del Napoli che mi chiedeva lumi su di Lei, scelto da ADL per succedere a Re Benitez, fornivo ampie assicurazioni, poiché già immaginavo lo spettacolo che sarebbe stato offerto dalla Sua squadra con i giocatori che avrebbe trovato a Fuorigrotta, sicuramente di livello superiore rispetto a quelli allenati da Lei fino a quel momento. A differenza di altri mister, molto esaltati ma mai messi alla prova con calciatori normali e non top-players.
E io ho avuto ragione. Lei ci ha regalato lo spettacolo, ci ha donato il gusto di essere orgogliosi della nostra squadra che, in campo, è sempre stata alla ricerca del pallone e poi all’attacco, senza paura di nessun avversario.
Mi permetto di farLe pervenire un GRAZIE enorme. Io ho avuto la fortuna di vedere con i miei occhi, dal vivo al San Paolo, le meraviglie del mitico Diego. Lui era unico, Lei lo sa bene, ma mi creda, caro Maurizio, nessun allenatore ha plasmato i calciatori a sua disposizione in modo tale da mandare in estasi me e tanti altri. Tutti uniti, nei nostri cuori azzurri conserveremo per sempre un grande posto per il nostro mitico Mister, consci che ADL ha perso una buona occasione per poter chiudere meglio il rapporto con Lei. Grazie ancora, Maurizio, con il cuore e forza Napoli. Sempre».
Paolo Maria Pomponio
appassionato di calcio
