Londra: anche the Guardian all’attacco del governo, cure miracolose e omofobia
LONDRA – Gli inglesi ovviamente si aggiungono ai denigratori del nuovo governo giallo-verde a prescindere, senza comprendere molto delle vicende italiane, ma affidandosi soltanto al parere di personaggi o quotidiani schierati, ovviamente a sinistra. «Cure miracolose ed eurofobia: le strane origini dei nuovi governanti dell’Italia» è il titolo di
un editoriale che compare nella homepage dell’edizione globale del britannico Guardian, partorito dopo un’intervista a Emma Bonino….. Il quotidiano fa riferimento alle storie personali del premier incaricato, Giuseppe Conte, ex legale
della famiglia De Barros nella battaglia legale del 2013 a favore del ”Metodo Stamina”, e del ministro all”Economia in pectore Paolo Savona, oggetto del braccio di ferro istituzionale con il Quirinale, che dell’euro ha dato la definizione di “gabbia tedesca”.
«Di fatto, in seguito è stato provato che Stamina era un imbroglio, scrive il giornale, ma è tornato sotto i riflettori
la scorsa settimana, quando Conte è stato pescato dall” anonimato e nominato nuovo capo del governo, scelto – scrive il Guardian – malgrado la mancanza di qualsiasi esperienza politica dai due leader Luigi Di Maio e Matteo Salvini, che non riuscivano ad accordarsi su nessun altro». E ricorda poi come
Savona consideri l’ingresso dell’Italia nell’euro come un “errore storico”. Il Movimento Cinque Stelle e la Lega, scrive
il quotidiano britannico – «hanno entrambi una lunga storia di appoggio a teorie dietrologiche e non ortodosse, considerate tradizionalmente come dei fondamenti della società italiana».
Una critica strana, che proviene da uno dei principali quotidiani di un paese che non ha mai utilizzato l’Euro e che ha deciso la Brexit! Quello che va bene per gli inglesi, non vale dunque per gli italiani.
Ma il mistero è subito risolto, Il Guardian, con il domenicale Observer, interpella l’ex ministra degli Esteri e Commissario europeo Emma Bonino, che confessa di essere spaventata da molti degli elementi della
agenda congiunta di Lega e M5S, compresa la loro resistenza alle norme della politica. «Considerano le istituzioni una loro proprietà e questo credo che sia il problema di base», dice. Come se non lo avesse fatto in passato la sinistra, che ha occupato tutti i livelli istituzionali e monopolizza da decenni la carica di Capo dello Stato, e se ne vedono gli effetti. La solita abitudine della sinistra di diffamare i governi di centrodestra in Europa e nel mondo.