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Tasse: nel mese di giugno pagheremo 53,3 miliardi al fisco

FIRENZE – Entro il 30 giugno – tra le ritenute Irpef dei dipendenti e dei collaboratori, la Tasi/Imu, l’Iva, l’Ires, l’Irpef riconducibile alle partite Iva, l’Irap, la Tari e tutta una serie di altre imposte minori – le famiglie, le imprese e i lavoratori autonomi dovranno versare 53,3 miliardi di euro di tasse. E’ quanto stima la Cgia di Mestre.

In questo mese di giugno l’impegno economico più gravoso lo dovranno sostenere le imprese; tra il pagamento
delle ritenute Irpef dei dipendenti e dei collaboratori verseranno all’erario 11,4 miliardi di euro.
Con l’abolizione della Tasi sulla prima casa avvenuta nel 2016, quest’anno lo sforzo economico più rilevante per le
famiglie italiane sarà il pagamento della prima rata dell’Imu-Tasi sulle seconde/terze case. Dei 9,8 miliardi di euro
di gettito previsti dal pagamento della prima rata di queste due imposte gravanti su tutti gli immobili presenti nel Paese, quelli ascrivibili alle famiglie ammonteranno a circa 5 miliardi di euro.
Per i contribuenti con scadenza mensile (imprese e lavoratori autonomi), il versamento dell’Iva relativo al mese di maggio si attesterà sui 9,4 miliardi di euro.
Altrettanto oneroso sarà il pagamento del saldo 2017 e dell’acconto 2018 relativo all’Ires (Imposta sui redditi delle
società di capitali). Le imprese saranno chiamate a versare 9,1 miliardi di euro.
L’Irpef in capo a tutti i lavoratori indipendenti (partite Iva) e agli altri percettori di reddito (da fitti, altri proventi, etc.), peserà per circa 4,3 miliardi. Il saldo 2017 e proventi, etc.), peserà per circa 4,3 miliardi. Il saldo 2017 e
l”acconto 2018 dell’Irap, invece, costeranno alle attività produttive 3,2 miliardi.

 

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