
Firenze: cacciatore denunciato. Usava trappole ed esche avvelenate
FIRENZE – E’ stato denunciato per detenzione abusiva di armi, uso di trappole ed esche avvelenate. Protagonista un cacciatore dopo un controllo notturno dei carabinieri forestali a Compiobbi, nel comune di Fiesole, per verificare fatti segnalati da una fonte confidenziale.
Nei confronti di uno dei cacciatori, trovato con un amico risultato in regola, i militari hanno deciso di ispezionare un terreno da lui preso in affitto. E’ emerso che all’interno di un’area
coltivata ad orto recintata era adagiata al suolo una trappola armata del tipo donnoliera, innescata per la cattura di animali di piccola-media taglia, considerati nocivi. I militari hanno rinvenuto anche un finto nido, posto su un ulivo, al cui interno vi era un uovo di gallina con un foro sul guscio. E’ scattata quindi la perquisizione dei locali ed è stato contestato il reato di uso di trappole per la cattura di animali selvatici, con l”ipotesi di uso di esche avvelenate (l’uovo contenente veleno).
Il cacciatore è risultato detentore illegale di un ritenuto un’arma clandestina, con i relativi proiettili, occultati all’interno di un vano utilizzato come ripostiglio. In un altro locale adibito realla macellazione degli animali selvatici sono state trovate in un sacchetto delle uova di gallina, una siringa, un chiodo e una bottiglia contenente un liquido dall’odore riconducibile a sostanza diserbante. L’accertamento è proseguito presso l’abitazione del cacciatore per una verifica sulla detenzione delle armi da cui è emerso che era in possesso anche di un’arma bianca non dichiarata, una sciabola. Il cacciatore è risultato inoltre con il porto d’armi per la caccia recentemente sospeso per violazioni penali alla normativa sulla caccia. I militari hanno proceduto al sequestro della carabina, dei pallini, della sciabola e delle esche.

Paola
Tutto il mondo vicino a FederFauna, Confederazione Sindacale degli allevatori, Commercianti e Detentori di Animali, potrebbe trarre interessanti spunti di riflessione dalla lettura del recentissimo romanzo: “Ipotesi di Cacciatore” di Ponci Gregorio. Un libro che non é solo l’unico romanzo psicologico italiano sulla caccia, ma anche un percorso del suo protagonista, un cacciatore di provincia, attraverso ipotesi estremamente interessanti e vitali. Scandaloso? Forse. Crudo e controverso? Magari. Ma vivo e palpitante di spunti come davvero non se ne vedono nelle librerie del centro, in vetrine illuminate e ricolme di best sellers. Questo libro é una preda per lettori esperti, capaci, appassionati. Più difficile? Chissà. Buona caccia alle sue pagine e alle sue ipotesi.