Firenze, processo d’appello crac Credito cooperativo fiorentino: difesa Verdini chiede assoluzione

FIRENZE – Gli avvocati difensori, Ester Molinaro e Franco Coppi, hanno chiesto piena assoluzione da tutti i fatti contestati per Denis Verdini durante al processo d’appello per il crac dell’ex Credito cooperativo fiorentino. L’accusa, nelle udienze precedenti, aveva chiesto una condanna a otto anni di reclusione per Verdini, che fu presidente dell’ex Ccf per vent’anni. A Verdini, i pg Fabio Origlio e Luciana Singlitico hanno contestato anche il reato di associazione a delinquere, per il quale era stato assolto in primo grado. Complessivamente, tuttavia, la pena è inferiore a quella di nove anni inflittagli in primo grado, poichè è stata riconosciuta una
continuazione tra il reato di bancarotta per l’ex Credito cooperativo e la parte del processo riguardante l’editoria.
La procura generale ha poi contestato il reato di associazione a delinquere anche ad altri due imputati, Riccardo Fusi e Roberto Bartolomei della Btp, per i quali sono stati chiesti rispettivamente 6 anni e 6 anni e tre mesi di reclusione, a fronte di una condanna a 5 anni e sei mesi in primo grado. Tra le altre richieste avanzate, una pena di 3 anni e 6 mesi di reclusione per Monica Manescalchi e Riccardo Rossi. Verdini oggi, come già aveva fatto ieri Fusi, ha rilasciato dichiarazioni spontanee sostenendo che «non è vero che volevo far fallire la banca per la quale ho dato tutto». Martedì 3 luglio si terrà la prossima udienza al termine della quale,
dopo le eventuali repliche, la Corte d”appello si ritirerà in camera di consiglio per la sentenza.
