
Strasburgo: Cedu accoglie ricorso di tre rom e blocca sgombero di un campo di Roma
STRASBURGO – La Corte Europea per i Diritti dell’Uomo sospende lo sgombero del Camping River, campo nomadi in via di chiusura a Roma, fino al 27 luglio chiedendo alle istituzioni di indicare le soluzioni alloggiative alternative al campo. Il Campidoglio sta già producendo tutta la documentazione in cui – fa sapere – si certificano le numerose e reiterate offerte alloggiative, di inclusione abitativa e lavorativa, fatte a tutti gli abitanti.
«Ci mancava il buonismo della Corte europea per i diritti dei Rom», scrive il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini su twitter.
L’Associazione 21 luglio accoglie con grande soddisfazione la decisione della Corte Europea e «auspica che il Comune di Roma possa coglierne l’importanza per una profonda revisione del ‘Piano rom’ e per avviare una rinnovata e genuina consultazione con le persone dell’insediamento». Il Campidoglio, da parte sua, «sta offrendo da oltre un anno ai residenti del Camping River un ampio ventaglio di possibilità e strumenti – fa sapere -: dal sostegno alla ricerca di una casa e di un lavoro ai rientri (nei paesi di origine, ndr) volontari assistiti. La possibilità di accedere a queste misure è stata estesa in via straordinaria fino al 30 settembre, cioè anche successivamente alla data di scadenza dell’ordinanza sindacale, con l’obiettivo di assicurare una costante tutela dei diritti umani».
La stessa Corte Europea aveva detto di no qualche giorno fa alla tutela dei diritti umani di 10.000 pensionati italiani defraudati dal Governo Renzi, col bonus Poletti, del sacrosanto diritto all’adeguamento della contingenza degli assegni. Allora per la Cedu prevalsero le ragioni di difesa del bilancio dello Stato rispetto al diritto dei singoli, stavolta prevalgono i diritti dei singoli.
