Blocco della tav: Chiamparino vuole un referendum, FI sferza la Lega
ROMA – La decisione, sembrerebbe ancora sub judice (ma con questo Governo non si sa mai), di bloccare la tav ha provocato in Piemonte, in Italia, in Francia e in Europa numerose reazioni, prevalentemente negative, salvo quelle dei No tav, che vedono finalmente la possibilità concreta di bloccare l’opera. Vediamo quali sono le prese di posizione, cominciando proprio da ontestatori dell’opera.
NO TAV – Marcia del movimento No Tav al cantiere della Torino-Lione di Chiomonte, in Valle di Susa. I manifestanti si stanno radunando all’Infopoint di Venaus, dove in questi giorni si svolge il Festival Alta Felicità, tradizionale appuntamento No Tav in Valle di Susa. «In gita vogliamo esserci proprio tutti, grandi, piccini, musicisti, scrittori, cantanti, attori, registi – si legge sul sito di AltaFelicità – Vogliamo portare i nostri cuori vicino a quello scempio e chiedere insieme l’annullamento dell’opera». Nei giorni scorsi al cantiere della Tav, al centro delle polemiche politiche, la protesta No Tav era tornata a farsi sentire con il lancio di razzi e bombe carta che hanno portato la polizia a identificare 25 persone.
CHIAMPARINO – Il Governatore del Piemonte è’ pronto a indire un referendum contro il blocco dell’opera. «Se il governo bloccherà la Torino-Lione io sono pronto ad andare fino in fondo e convocare un referendum popolare. Sono pronto a farlo, anche se mi auguro che il governo non
prenda una decisione così folle come quella di bloccare una ferrovia che è strategica sotto tutti i punti di vista: economico, ambientale e culturale. Bloccarla significa isolare il nord-ovest».
FRATELLI D’ITALIA – Il deputato di Fratelli d’Italia Andrea Delmastro: «Leggo con piacere che, seppur tardivamente, il presidente della Regione Piemonte Chiamparino lancia il referendum sulla Tav proposto il 18 giugno scorso da Giorgia Meloni. Meglio tardi che mai! Il Piemonte è regione che crede nelle ragioni dello sviluppo infrastrutturale, economico ed occupazionale e non si arrende alla cultura del declino pentastellata. Chiamparino ha già perso un mese da quando Giorgia Meloni ha lanciato il referendum. Ora Chiamparino faccia sul serio e non perda il treno dell’alta velocità: organizzi subito il referendum sulla Tav suggerito da Giorgia Meloni. Rappresenterà la vittoria schiacciante dell’Italia del si, del lavoro, dello sviluppo e delle grandi opere».
FORZA ITALIA – Si fa viva persino Mariastella Gelmini, capogruppo alla Camera, che scrive su twitter: «#Tav #Ilva #TerzoValico #Tap Il @Mov5Stelle vuole bloccare lo sviluppo infrastrutturale e la politica industriale del nostro Paese. Lo stop alle grandi opere potrebbe costare agli italiani oltre 60 miliardi. L’Italia non ha bisogno di un governo del No! Sveglia @LegaSalvini!!! ».
