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Genova crollo ponte: Madia difende il partito e Renzi, ma accusa Autostrade

ROMA – Infuria la polemica politica, indegna da entrambe le parti, sulle responsabilità del crollo del Ponte Morandi. Il Pd ha reagito con dichiarazioni di alcuni esponenti, ma adesso interviene con decisione l’ex ministra Marianna madia, quella che insieme a Renzi (foto) ha combinato il pasticcio della Forestale aggregata ai carabinieri (e non solo), la quale difende a spada tratta il partito e il rottamatore, con argomenti vari, in un post comparso oggi sul profilo Facebook del Partito Democratico a sua firma:

«Adesso basta. Non si puo’ guardare senza reagire lo spettacolo indegno di queste ore: le bugie, le approssimazioni e l’inadeguatezza di un governo che e’ un misto di incompetenti e sciacalli, preoccupati piu’  di qualche like che della sicurezza delle persone. L’atteggiamento che Autostrade ha tenuto in queste ore davanti alla tragedia di decine di morti- premette Madia- e’ stato cinico e irrispettoso ma- continua il post- e’ molto squallido lo spettacolo mostrato dal Governo. È inaccettabile che il Presidente del Consiglio dica che non si aspettano i tempi della giustizia, che Salvini speculi sui morti e su un dramma del genere, che Di Maio accusi il Pd di prendere soldi da Autostrade, consapevole di dire una falsità. Ecco i fatti reali: 1)È accaduta una tragedia che non e’ una fatalita’ ma nessuna persona seria e’ in grado di dire, a poche ore, quali sono le responsabilita’. 2) La presunta revoca della concessione a
Autostrade e’ durata meno di 24 ore. Gia’ oggi siamo al ‘poi si vedra’. L’importante era assicurarsi titoli sui giornali. 3) I Cinque Stelle nel loro ottuso ideologismo vogliono un paese bloccato che non costruisce e non fa opere di interesse collettivo. Anche sulla Gronda di Genova si sono fino a qui opposti in modo irresponsabile. Il governo cosa vuol fare? Apre i cantieri o li vuole ancora bloccare? 4) Il Pd non ha mai preso soldi da Autostrade per le campagne elettorali. Chiediamo ufficialmente a Di Maio se puo’ dire e documentare la stessa cosa sugli alleati di governo. 5) Graziano Delrio e’ stato il Ministro di Infrastrutture e Trasporti grazie al quale si sono stretti davvero i cordoni verso i concessionari autostradali. 6) La manina che avrebbe favorito i concessionari nella legge di bilancio del 2015 è altra invenzione di Di Maio. La norma in oggetto e’ stata peraltro cancellata proprio da noi con il codice appalti».

Madia conclude scrivendo che «alla luce di tutto cio’ la posizione del Governo appare dilettantesca e spregiudicata. Se Autostrade ha delle colpe che paghi nei modi e nelle forme che prevede il nostro ordinamento». Concordiamo perfettamente con quest’ultima frase. Per il resto permangono molte perplessità.

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