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Migranti, Nave Diciotti: l’Europa respinge le minacce di Di Maio, oggi la riunione per decidere interventi

CATANIA – Da bordo di Nave Diciotti vengono notizie contraddittorie, secondo la fonte interessata. Dalle foto che riproduciamo, tratte dall’Ansa, si vedono giovanottoni robusti in ottima salute, tutt’altro che prostrati, ben nutriti, incitati a fare uno scopero della fame dalla presenza delle associazioni e dei politici che si sono susseguiti in passerella, subito interrotto (si sono accorti della ridicolaggine dell’iniziativa).

Dall’ineffabile Europa, che oggi si riunisce per trattare il problema, intanto è secca la risposta al governo italiano che con Di Maio ieri ha ipotizzato di non pagare la sua quota all’Ue se non si trova una soluzione sugli sbarchi: «le minacce in Europa non portano da nessuna parte. Il modo in cui l’Europa funziona è la cooperazione e non le minacce».

Intanto un’altra denuncia nei confronti del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, in cui si ipotizza il reato di istigazione all’odio razziale (legge Mancino), aggravata dalla posizione di responsabile di una pubblica funzione, è stata presentata da alcuni cittadini alla Procura della Repubblica di Treviso. Per i firmatari il reato si sarebbe consumato attraverso una serie di affermazioni pubbliche rese dal ministro – tra giugno e luglio – tra le quali citano: «per gli immigrati clandestini è finita la pacchia, preparatevi a fare le valigie, in maniera educata e tranquilla, ma se ne devono andare».

Il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, ricorda che «per anni l’Italia ha salvato migliaia di vite umane e gli altri Stati europei lo hanno ampiamente riconosciuto, in più occasioni. Noi chiediamo che alle belle parole seguano fatti e atti concreti, di reale solidarietà. La nave Diciotti ha salvato quasi duecento persone. Ci saremmo aspettati un’effettiva e più rapida collaborazione degli altri Stati Ue per arrivare, il prima possibile, alla soluzione migliore. In questi ultimi tre mesi – aggiunge Moavero Milanesi – abbiamo sempre chiesto ad altri partner Ue di condividere l’accoglienza di chi è stato salvato in mare e ci siamo resi disponibili a fare altrettanto se un’analoga richiesta proveniva dai partner. Si è instaurata una positiva e innovativa prassi di aiuto reciproco. Nel caso della nave Diciotti abbiamo seguito la medesima linea, iniziando i consueti contatti bilaterali e domandando anche alla Commissione europea di coordinare l’azione; richiesta inedita che l’ha indotta, con senso di responsabilità ad attivarsi, in coerenza con lo spirito comunitario. Lo sforzo e i negoziati sono tuttora in atto e oggi si tiene a Bruxelles una riunione ad hoc straordinaria, convocata dalla Commissione per cercare di fare un passo in avanti», afferma il ministro.

Le associazioni del Tavolo Asilo in una lettera aperta chiedono «con urgenza al Governo italiano di autorizzare lo sbarco delle 150 persone ancora a bordo della nave Diciotti. I migranti soccorsi dalla nave italiana senza ulteriori indugi – scrivono le associazioni del Tavolo Asilo – devono essere messi in condizione di ricevere assistenza adeguata e di beneficiare di tutte le garanzie definite dalla nostra Costituzione, dalla normativa nazionale, comunitaria e dalle convenzioni internazionali, a prescindere dai tempi e dagli esiti della contrattazione politica tra gli Stati Europei». Per le Associazioni «le risposte dell’Unione Europea alla gestione dei flussi migratori, compresi quelli dei minorenni, nel Mediterraneo devono essere richieste nelle opportune sedi e non attraverso il trattenimento illegale di persone a bordo di una nave». Le associazioni e gli organismi che aderiscono al Tavolo sono: A Buon Diritto, ACLI, ActionAid, Amnesty International Italia, ARCI, ASGI, Caritas Italiana, Casa dei Diritti Sociali, Centro Astalli, CIR, Comunità di S.Egidio, CNCA, Emergency, Médecins du Monde Missione Italia, Mediterranean Hope (FCEI), MEDU, Oxfam Italia, Save The Children, Senza Confine. Si agitano perché vedono in pericolo il lucroso business dell’accoglienza.


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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