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Gasparri: i 100 clandestini di nave Diciotti accolti dalla cei restano in Italia

ROMA – «La si può girare come si vuole, fatto sta che i clandestini sono sbarcati in Italia. La Cei, per quanto se ne potrà fare carico, non è una realtà estranea all’Italia. È, per l’appunto, la Conferenza Episcopale Italiana. Pertanto, questi clandestini saranno nelle nostre città in una condizione giuridica che non è affatto chiara». Lo dichiara il senatore Maurizio Gasparri (FI).
«L’Europa non ha teso nessuna mano verso l’Italia e un altro sbarco si è registrato nel nostro Paese. Suggeriamo poi al governo di dare direttive chiare alla Guardia Costiera, perché resta il problema di un intervento realizzato in acque maltesi, dove dovevano agire altre guardie costiere ed altre marine. Ed anche dopo l’intervento si poteva puntare su un porto maltese anziché su un porto italiano. Un governo serio si siederebbe a rivedere il trattato di Dublino, ma anche la Convenzione di Amburgo del mare, sottoscritta pensando a interventi in caso di naufragi, non ad interventi di fatto innescati da trafficanti di clandestini. Alcune norme sono state concepite in un’altra era,
quando queste attività criminali non si svolgevano. C’è, insomma, molto da lavorare dopo questo ulteriore sbarco, al quale temiamo ne seguiranno altri. Bisogna bloccare l’immigrazione
clandestina con gli accordi internazionali e con una politica attiva e intelligente che soltanto i governi di centrodestra, guidati da Silvio Berlusconi, seppero attuare», conclude Gasparri

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Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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