Firenze: Assemblea Confindustria, i Presidenti Boccia e Salvadori parlano di Bekaert e aeroporto

FIRENZE – Sono stati vari i temi, locali e nazionali, dell’assemblea, che si è svolta al Teatro del Maggio, con la presenza del presidente nazionale di Confindustria Vincenzo Boccia. Che, tra i temi locali, ha parlato della Bekaert, l’azienda multinazionale che vuole lasciare il Valdarno Fiorentino. Secondo il presidente c’è un insegnamento dalla delocalizzazione della produzione in Romania. «Questo sta a sottolineare che dobbiamo attrarre investitori e non farli scappare – spiega a margine dell’assemblea nazionale degli industriali di Firenze – Il punto non è il costo del lavoro». E ha poi preso netta posizione a favore dell’ampliamento dell’aeroporto di Peretola, sostenuto, come noto, dagli industriali: «Mettiamo un tappeto rosso a Eurnekian, facciamo un applauso a chi porta soldi nel nostro paese e investe», ha detto, sottolineando che «Eurnekian è un investitore che non investe in un’azienda italiana per avere una proprietà straniera, ma investe in una infrastruttura italiana che è patrimonio degli italiani, perché l’aeroporto di Firenze non lo può spostare nel suo paese. Abbiamo un signore che investe in un’infrastruttura che fa gli interessi degli italiani, e cosa facciamo noi? Lo critichiamo per generargli delle ansie in modo tale che vada via?».
Il Presidente Salvadori ha toccato soprattutto il tema delle infrastrutture, in particolare del potenziamento dell’aeroporto, contro «tutti i nemici dello sviluppo di questo territorio, da quelli storici del comitatismo del no, a quelli nuovi del campanilismo più vieto», ha chiesto al sindaco Nardella il prolungamento del sistema tramviario all’Osmannoro con tanto di parcheggio scambiatore («Abbiamo sviluppato già alcune ipotesi di tracciato e siamo pronti a commissionare uno studio di pre-fattibilità», ha detto), ha indicato l’accordo Bekaert come un modello di soluzione per le crisi aziendali, e ha messo in guardia sul rischio di allontamento dal territorio dei centri decisionali del credito: «E’ importante che Firenze sia adeguatamente rappresentata nei posti di comando delle capogruppo di cui il territorio è rimasto socio».
Infine l’intervento del sindaco Dario Nardella: «Gli imprenditori fiorentini vogliono risposte molto chiare, a cominciare dagli investimenti sulle infrastrutture, perché Firenze dà molto all’Italia. Contribuiamo per il 2,5% al Pil del Paese, più di 3 miliardi all’anno. Questo è l’aiuto, il supporto che tutta l’area metropolitana fornisce all’Italia».
