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Pioli: «Grande carattere. Simeone? La panchina fa anche bene. I tifosi? Ci sosterranno»

Stefano Pioli

REGGIO EMILIA – Fa solo un accenno alla sua impostazione della partita, tutta sbagliata all’attacco con Pjaca, Vlahovic d Gerson l’allenatore Stefano Pioli. Una scelta che ha dovuto rimangiarsi completamente in avvio di ripresa: inserendo prima Chiesa, poi Simeone, e infine Mirallas, autore del clamoroso, e salvifico, tre a tre. Come al solito, Pioli va sul classico:  «Chiesa e Simeone sono giocatori importanti, la scelta di oggi su Chiesa è dovuta alle sue condizioni fisiche, ieri non riusciva a correre. Simeone? Ogni tanto fare un po’ di panchina fa bene a tutti, nelle altre 7 partite con Simeone in campo non avevamo fatto gol a raffica. Era la squadra che doveva approcciare bene la partita. Mi aspettavo una partita difficile, combattuta, siamo stati un po’ troppo timorosi, abbiamo giocato troppo semplice, e solo quando non c’era più niente da perdere i ragazzi hanno messo carattere e rischiato giocate. È un segnale per il futuro, una reazione di squadra che non voleva mollare e perdere un’altra partita. Da qui dobbiamo costruire qualcosa di importante. Dobbiamo pensare a crescere, migliorare e fare prestazioni più continue nei 95 minuti».

Il problema? Il Sassuolo ha dominato a lungo. Andato due volte in doppio vantaggio ha creduto di averla chiusa. E qui, è vero, ha saputo manifestarsi la reazione della Fiorentina, il vero motivo di orgoglio di questa partita. Altro fatto positivo: riuscire a segnare ben tre gol, nessuno su rigore e due con attaccanti di ruolo, dopo un periodo molto lungo di difficoltà. Su questo Pioli chiosa: «Non riuscire a vincere una partita da quasi 3 mesi pesa nella testa dei giocatori, la partita con la Juve è andata in quel modo. Ci sono poi le difficoltà che portano gli avversari, per 60 minuti siamo stati timorosi, con poca personalità. Per tornare a vincere bisogna mettere prestazioni più continue e con più capacità di creare difficoltà agli avversari. Dobbiamo giocare come nell’ultima mezz’ora, perché abbiamo le potenzialità per farlo».

Infine il rapporto con i tifosi: che non hanno applaudito la squadra quando è andata a salutarli per festeggiare il 3-3. Ancora Pioli: «La voglia dei giocatori di impegnarsi e onorare la maglia io la vedo. I tifosi sono passionali, vogliono sempre vedere vincere e sono certo che  ci sosterranno finché vedranno la squadra dare il massimo. Facciamo degli errori, ma riusciamo anche a compiere rimonte come questa».

 

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Ernesto Giusti


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