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Comitato No Tav contro i politici toscani. Le accuse espresse in un comunicato

FIRENZE – Dopo che l’Espresso ha pubblicato un’interessante inchiesta che riguarda la Società Condotte, concessionaria dello scavo del tunnel Tav fiorentino, il Comitato No Tunnel TAV di Firenze reagisce. Ecco uno stralcio significativo del comunicato: «Il Comitato legge senza stupore l’interessantissima inchiesta fatta dal settimanale L’Espresso a firma del bravo giornalista Emiliano Fittipaldi: nell’articolo emergono nuovi tasselli di un progetto (il Passante TAV) e di un sistema (quello delle grandi opere inutili) che chi segue la vicenda da vicino ha ben presente. Ma è molto positivo che questi fatti vengano alla luce di fronte ad una opinione pubblica così martellata dall’onda mediatica dei SÌ TAV-SÌ tutto.
È comunque rilevante moralmente e politicamente -anche se penalmente poco significativo- il fatto che, mentre il colosso in frantumi di Condotte non pagava fornitori e lavoratori, non lesinasse quando c’erano da saldare parcelle di amici politici.
Tralasciando tutti i particolari interessanti che emergono, al Comitato preme far rilevare un fatto che potrebbe sembrare secondario, ma che non lo è per niente: cioè che Condotte abbia rilevato i cantieri del Passante TAV da Coopsette per poter ottenere il controllo della società INSO. L’acquisizione di Nodavia sarebbe stata solo un  prezzo da pagare al mondo delle cooperative per  avere la desiderata società. Dalla relazione dei commissari si ricava che i cantieri del sottoattraversamento sarebbero un costo che avrebbe accelerato la crisi di Condotte.
L’inchiesta ovviamente non si sofferma sui motivi per cui i cantieri TAV sono un costo invece che un guadagno, ma il Comitato denuncia da oltre 10 anni l’impossibilità di realizzare l’opera come è stata progettata. Il problema delle terre di scavo, nonostante i proclami, non è stato risolto; queste sono, finché non decontaminate, rifiuti e come tali andrebbero depositati in una discarica, non nel costruendo parco di Santa Barbara.
Questo fatto chiama fortemente in causa il Partito Democratico che da anni difende a spada tratta e a sprezzo del ridicolo questo progetto sbagliato: il presidente della Regione Enrico Rossi, con i fidi scudieri Eugenio Giani e Vincenzo Ceccarelli, che ancora parlano di alta velocità che salterebbe Firenze senza tunnel, di liberare i binari per treni che non esistono, di strategicità dell’opera; che cosa e chi stanno realmente difendendo? E il sindaco di Firenze, Dario Nardella, dopo un momento di lucidità nel 2016, come mai strilla che Firenze sarebbe oltraggiata se non si facessero questi stupidi tunnel? Quali sono gli interessi celati dietro le chiacchiere? (…)
La vicenda TAV si mescola poi all’altro scandalo tutto fiorentino su cui nessuno sembra porre l’occhio: quello delle tranvie che paiono le più care d’Europa (in questi giorni è stata inaugurata a Montpellier una nuova tranvia di 9 Km costata 44 milioni; i 7 Km della tranvia per Bagno a Ripoli prevedono 200 milioni). (…) Il Comitato al momento ha solo molte domande, ma anche una certezza: siamo di fronte al fallimento totale di una politica infrastrutturale in Toscana; (….)

Comitato No Tunnel TAV Firenze»

 

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