Salute: aumenta sempre più la vendita di farmaci generici (26,9%)

ROMA – Continua a crescere il mercato dei farmaci a brevetto scaduto in Italia. I medicinali equivalenti o generici rappresentano ormai il 29,6% delle confezioni di Classe A acquistate in farmacia, ovvero quelle rimborsate, con una crescita del 3,4% rispetto al gennaio-settembre 2017. E’ quanto si legge su un report di Assogenerici, che ha monitorato l’andamento del settore nei primi nove mesi del 2018.
Da gennaio a settembre gli equivalenti hanno rappresentato il 22,1% delle confezioni vendute nel canale farmacia. Sono i farmaci di classe A a fare la parte del leone: con un valore di 1,48 miliardi rappresentano il 78,8% del totale della spesa per i generici. Si consumano soprattutto al nord: a guidare la classifica è la Provincia autonoma di Trento, con il 42,7% sul totale delle unità dispensate Ssn nel periodo gennaio-settembre.
Fanalino di coda Calabria (19,8%), Basilicata (20,1%), Campania e Sicilia (21,3% a pari merito).
Continua la rapida avanzata dei biosimilari, ovvero i farmaci biologici a brevetto scaduto. Nei primi nove mesi del 2018 le 10 molecole in commercio sul mercato italiano (come epoetine, filgrastim e insulina glargine, per un totale di 45 prodotti) hanno assorbito il 14% dei consumi contro l’86% detenuto dai corrispondenti originator. Su base annua hanno fatto registrare una crescita complessiva del 51% rispetto ai primi nove mesi del 2017. A registrare il maggior consumo la Valle d’Aosta e il Piemonte.
