Aeroporto Firenze: forte denuncia del sindaco Falchi contro Toscana Aeroporti, Nardella e Rossi

FIRENZE «Da Toscana Aeroporti sta arrivando un inaudito attacco a rappresentanti delle Istituzioni, un tentativo di killeraggio mediatico inaccettabile per una società a capitale parzialmente pubblico che si candida a gestire un bene pubblico e a beneficiare di finanziamenti pubblici. L’acquisto di pagine a pagamento sui giornali per contestare con nomi e cognomi i rappresentanti dei cittadini e delle Istituzioni democratiche evoca un metodo che porta alla mente momenti inquietanti della nostra storia. Nel merito delle dichiarazione rese dal vicesindaco Sforzi, in particolare, dobbiamo prendere atto di come la società non riesca a contestarne il merito, a riprova del fatto che non ci sono depositari della verità». Lo afferma il sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi, commentando l’uscita su alcuni quotidiani odierni delle inserzioni a pagamento Ora basta – Terza puntata da parte di Toscana Aeroporti.
«Colpisce il silenzio della altre Istituzioni, del sindaco metropolitano Nardella, che non esita a prendere la parti del privato dimenticando il proprio ruolo istituzionale, e della Regione Toscana, azionista di Toscana Aeroporti. Al di là delle opinioni sull’opera, mi aspetto dal Presidente Rossi una ferma presa di posizione e un richiamo al rispetto delle istituzioni da parte della società di cui è azionista insieme ad altri Enti pubblici. Il silenzio avalla l’idea che se si hanno sufficienti risorse economiche possa venir meno il dovere di rispettare la democrazia e le Istituzioni».
Replica di Toscana Aeroporti: «Nella pubblicazione di ieri abbiamo semplicemente detto e lo ribadiamo ora che la dichiarazione del vice sindaco di Sesto secondo cui il Mibact ha dato un parere solo parzialmente favorevole per lo spostamento di un bacino idrico è falsa. Oppure se Falchi lo preferisce non è vera. Non abbiamo solamente contestato questa dichiarazione ma abbiamo pubblicato stralcio della lettera con cui il Mibact ha espresso parere di competenza (lettera protocollo 24006 del 6 dicembre u.s.) formulando ‘parere favorevole’ di compatibilità urbanistica dell’intervento».
