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Etna: esperti Ingv, sismicità non ci lascia tranquilli, la falda è pericolosa

CATANIA – «Non si può escludere un’apertura di bocche a quote minori da dove si sono aperte adesso, in
particolare modo nella zona di Piano del Vescovo a sud della Valle del Bove. Se ci riuscirà, non lo sappiamo. Stiamo
potenziando i sistemi di rilevamento sismici e Gps della deformazione del suolo in quella zona». Lo ha affermato il
direttore dell’Ingv di Catania, Eugenio Privitera, sul terremoto di magnitudo 4.8 della notte scorsa sull’Etna.
«La forte sismicità – ha aggiunto – non ci lascia tranquilli. Vediamo come evolverà. Il terremoto è un evento singolo. La situazione ricorda quella dell’ottobre del 1984 che provocò un morto a Zafferana Etnea: è sempre la faglia di Fiandaca, che quando si muove è pericolosa».

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