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Per la concessione del reddito di cittadinanza ci saranno severi controlli, parola del governo

ROMA – I vari problemi per l’attuazione pratica del reddito di cittadinanza stanno emergendo via via e a tutti gli esponenti del governo, soprattutti i pentastellati, promotori della misura, cercano di dare risposte soddisfacenti e credibili.

Ci si chiede ad esempio come fare per controllare che il reddito di cittadinanza venga applicato correttamente. A questa domanda risponde il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Stefano Buffagni nel corso de L’Intervista di Maria Latella su Sky Tg24. Il «problema esiste e crediamo nell’interazione tra le varie realtà, quindi, l’ente locale e il Comune, l’Inps, l’Anpal e anche le segnalazioni che spesso arrivano dal vicino di casa che è invidioso, perché vede quello che sfrutta un prodotto, cioè uno strumento di aiuto, illegalmente, sono tutti strumenti che messi a sistema possono dare una mano».

L’anno scorso i controlli congiunti di Inps e finanza per andare a vedere le violazioni sull’Isee sono stati 18.000, ma qui si parla di una platea di 5 milioni di persone, e dunque sarà più difficile l’azione di verifica. Buffagni non si è scomposto e ha spiegato così, peraltro senza fornire una risposta precisa: «Innanzi tutto i 18.000 controllati bisognerebbe parametrarli a quanti avevano diritto a misure che richiedeva l’Isee, quindi, non possiamo paragonare numeri diversi, cioè, o paragoniamo 18.000 controlli rispetto a una platea complessiva e sappiamo quant’è la platea e la confrontiamo con i nostri 5 milioni oppure… però il problema rimane». «E’ chiaro che servirà tempo per far funzionare al meglio le cose, quello che noi ci siamo premurati di avere era un percorso che partisse con un minimo di sufficienza, un 6 di partenza che garantisce il servizio, l’aiuto agli ultimi, e mettiamo in moto un sistema. Perché io non credo che i miracoli funzionino e non posso neanche annunciarli, però abbiamo fatto qualcosa che fino a sei mesi fa ci dicevano che era impossibile. Oggi tutti quelli che dicevano che era impossibile stanno cercando il cavillo per criticare, i rosiconi io li adoro perché ci tengono in vita». Al di là delle formule politiche preconfezionate e dello spirito di bandiera che deve sempre essere difeso, resta però il fatto che su molti punti stanno emergendo problematiche e lacune nella misura di punta perorata dai pentastellati. Sono state superate, è vero, le due obiezioni fondamentali, visto che ci hanno spiegato che ci sono regole per evitare il divano,


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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