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Rossi: chiederò a Toninelli di sbloccare le opere sulla costa e l’Alta velocità a Firenze

il governatore della Toscana Enrico Rossi
il governatore della Toscana Enrico Rossi

FIRENZE – Non è stata certo una buona idea quella del ministro Toninelli di venire lunedì 11 febbraio a Firenze per l’inaugurazione della linea T2 della tramvia. Oltre a Nardella troverà sul piede di guerra il Governatore Rossi che lo aggredirà per sollecitare le grandi opere di cui, a suo giudizio, la Toscana (e le cooperative) hanno bisogno.

Vanno dalle opere per la costa alle terze corsie autostradali, passando per il nodo dell’Alta velocità di Firenze e la nuova pista dell’aeroporto le richieste che lunedì il presidente della Regione Enrico Rossi farà al ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli. «Sulla costa a Toninelli chiedero’ due cose – ha detto Rossi parlando con i giornalisti – che si metta in sicurezza la variante Aurelia con quattro corsie, per arrivare a Roma e poi mi aspetto che Toninelli metta anche i finanziamenti sul porto di Livorno perché siamo l’unica regione che ha messo i soldi sulla portualità, di solito è lo Stato che li mette». Dunque Rossi vorrebbe dal governo giallo-verde tutto quello che non ha ottenuto da quelli di sinistra dei suoi amici (si fa per dire) Renzi e Gentiloni.
Per il presidente Rossi è necessario «sbloccare le terze corsie, che deve fare Società Autostrade, sia in direzione mare, sull’A11, che sulla A1 in direzione di Roma: sono fondamentali per decogestionare il traffico nell’area metropolitana che è il cuore più densamente popolato, produttivo, della Toscana. Bisogna fare rapidamente anche il sottoattraversamento per l’Alta velocità a Firenze: chiunque frequenti la stazione Santa Maria Novella o prenda i treni sia dell’Av che quelli regionali, si accorge che in quella stazione i treni non ce la fanno più a entrare e le persone sono ammassate». Basterebbe dirottarle su Rifredi e Campo di Marte, senza scialacquare altri soldi pubblici.
In merito alla nuova pista dell’aeroporto di Peretola. «Quanto ai soldi che sono alla dg concorrenza a Bruxelles per la verifica degli aiuti
di Stato – ha detto Rossi – propongo di andarci insieme perché le notizie che ho sono che si possono sbloccare, e quindi anche questi sono 150 milioni in piu’ che si possono investire nella nostra regione».

Da un anno il Presidente Rossi critica a spada tratta le decisioni del governo giallo-verde, dipinge Salvini come un nemico politico, sbraita contro il pericolo del fascismo e delle destre, poi però chiede a Salvini quegli agenti che non ha avuto dal suo compagno Minniti e al governo gialloverde finanziamenti e permessi che non ha avuto dai governi di renzi e Gentiloni. Fulgido esempio di coerenza politica, ma ci siamo abituati.


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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