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Viareggio: fermato il nordafricano presunto autore del ferimento di un agente di polizia

VIAREGGIO – È stato fermato stamattina, dalla Polizia di Stato di Lucca, per tentato omicidio un 20enne marocchino che la sera di mercoledì 6 febbraio scorso ha aggredito e ferito gravemente alla testa un poliziotto delle squadre volanti del Commissariato di Viareggio (Lucca), Aniello Fierro, 28 anni, impegnato in un servizio di contrasto allo spaccio della droga nella pineta di Ponente della Versilia.

La sera dell’aggressione il marocchino Mustapha Rami, irregolare sul territorio nazionale, privo di una fissa dimora e con precedenti
penali, era a spacciare nella pineta viareggina, con altri connazionali; sentendosi braccato il ventenne ha impugnato un corpo
contundente, probabilmente una grossa pietra o un mattone, e ha colpito il giovane poliziotto, appostato tra la vegetazione in
servizio di osservazione discreta. Condotto in ospedale con trauma cranico, forte emorragia e una grave frattura dell’osso frontale, l’agente è stato dichiarato fuori pericolo solo da poche ore.

Il 20 dicembre scorso Mustapha Rami era già stato fermato ed identificato nella piazza di spaccio dagli uomini della Squadra Mobile; in quella occasione riuscì a disfarsi di 100 grammi di hashish che furono rinvenuti, tra fitta vegetazione, solo il giorno successivo anche grazie all’impiego delle unità cinofile di Firenze. Ancora prima, il 6 ottobre scorso, sempre Rami era stato controllato nella stanza di un albergo di Viareggio; in quella occasione fu trovato, con altri connazionali, nella disponibilità di quasi due mila euro in contanti, probabilmente provento di spaccio. Era, ovviamente, a piede libero.

Ieri sera, gli investigatori del Commissariato e della Squadra Mobile, acquisiti ulteriori elementi a carico di Rami anche grazie alla sinergia investigativa con la Compagnia dei Carabinieri di Viareggio, individuata l’abitazione del marocchino, hanno avviato un discreto servizio di osservazione, concluso di stamattina con il fermo, reso necessario dal pericolo di fuga trattandosi di uno spacciatore “privo di fissa dimora, di legami famigliari ed interessi lavorativi nel territorio nazionale”. Rami, clandestino sul territorio nazionale e senza fissa dimora, è stato trasferito in carcere in attesa dell’udienza di convalida che si terrà nei prossimi giorni al Tribunale di Lucca.

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Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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