Decretone: Lega e M5S propongono un centinaio di modifiche

ROMA – Assalto al Decretone in Parlamento. Lega e M5S firmano meno di un centinaio delle quasi 1600 proposte di modifica ma attraverso gli emendamenti i due alleati riscrivono capitoli interi del Reddito e di quota 100. È il partito di Matteo Salvini a intestarsi la battaglia per fissare paletti più severi contro l’accesso degli stranieri al nuovo beneficio e a chiedere che gli incentivi per le assunzioni non si possano sommare agli sgravi delle imprese del Sud per gli under 35 (scatenando le ire della ministra 5S Barbara Lezzi) mentre i pentastellati chiedono che gli incentivi vengano estesi anche a chi assume le colf e che gli sconti per riscattare la laurea valgano per tutti, anche se a un prezzo più salato.
Inoltre il M5S, chiede di rivedere le misure per il riscatto della laurea, mentre la Lega punta a bloccare la pensione per evasi e latitanti. Possibili aperture potrebbero arrivare in favore dei nuclei più numerosi, con minori e disabili, e si ragiona anche sulla possibilità di alzare a 45mila euro la quota di trattamento di fine servizio che può essere anticipato tramite prestito bancario. Destinata a fare nuova polemica, infine, la scelta dei pentastellati di insistere sulla stretta per le pensioni dei sindacalisti e che per la Cgil è solo «una feroce campagna diffamatoria basata sul nulla».
