Latte Sardegna: si va verso una tregua pastori-governo

ROMA – E’ ripreso subito dopo l’incontro con il Ministro Gian Marco Centinaio, il tam tam su whatsapp dei pastori che da Roma hanno informato i colleghi in Sardegna. Uno degli aspetti importanti, ha riferito uno dei delegati, è che è stato nominato il prefetto di Sassari e Nuoro che coordinerà il tavolo tecnico e che già da oggi 22 febbraio probabilmente convocherà le parti, i rappresentanti delle coop, gli industriali, le associazioni agricole, due dei movimenti spontanei, e i tecnici per rivedere la griglia (dei costi, ndr) e come capire come poter legare il prezzo del latte alla vendita dei formaggi mettendo tutto in trasparenza.
Il prefetto di Nuoro avrà dunque il compito di verificare le giacenze (di pecorino romano, ndr) e gestire questi denari (del Governo e della
Regione). Perché -spiega un delegato- se c’è un ritorno diretto per i pastori ha un senso mettere queste risorse, altrimenti farci fregare
nuovamente da loro (gli industriali) non ha senso. Certo è che l’assenza della principale controparte, che oggi doveva discutere, è
una atti di ulteriore prepotenza.
Sono previsti aggiornamenti nelle prossime ore. Intanto sui gruppi whatsapp iniziano a diffondersi i messaggi di tregua e di fiduciosa
attesa, «per recuperare le forze e per organizzarci meglio. Da domani si riprende a ‘versare’ (significa in gergo ‘a conferire il latte ai
caseifici’), anche perché ci sono famiglie che non possono proseguire a gettare il latte per strada». Una tregua dunque anche in attesa
dell’evolversi della situazione.
