Prostituzione: Salvini vuole riaprire le case chiuse
ROMA – Annuncio forte, se non scioccante, di Matteo Salvini: «Ero e continuo a essere favorevole alla riapertura delle case chiuse. Non c’è nel contratto di governo, perché i 5S non la pensano così, però io continuo a ritenere che togliere alle mafie, alle strade e al degrado questo business, anche dal punto di vista sanitario e che il modello austriaco sia quello più efficiente».
Salvini ha fatto questa dichiarazione a margine della cerimonia di consegna di Costa Venezia, a Monfalcone, rispondendo a una domanda specifica. Subito dopo, però, Salvini ha frenato sull’argomento, scherzando con i giornalisti: «Non aggiungiamo però problema a problema – ha concluso Salvini – chiudiamo prima quelli aperti prima di riaprire le case chiuse».
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Ma la prostituzione in Italia è già tassata; questo ai sensi dell’articolo 36 comma 34bis della Legge 248/2006, come chiarificato dalla Cassazione con le Sentenze n. 10578/2011, 18030/2013, 7206/2016, 15596/2016 e 22413/2016. Il Codice relativo è 96.09.09 “Altre attività di servizio per la persona non classificabili altrove”.
Cosa aspettano i sex workers ad aprire la partita IVA e pagare le tasse in merito, rilasciando la ricevuta fiscale ad ogni rispettivo cliente?