Tifosi Atalanta, video choc: «Devi morire». Gli insulti ai poliziotti

BERGAMO – C’è un video scioccante sugli incidenti della notte fra mercoledì 27 e giovedi 28 febbraio, dove si vedono momenti di tensione e si ascoltano frasi violente. «Ti sta bene, bastardo. Devi morire». Il tifoso bergamasco a bordo di uno dei pullman scortati e fermi sul ponte del Varlungo riprende con il cellulare il momento in cui gli agenti del Reparto Mobile di Firenze contengono la furia di un gruppo di supporter nerazzurri scesi in strada con aste e bastoni. Dopo la semifinale di andata di Coppa Italia, tra Fiorentina e Atalanta, si scatena l’inferno in strada. Sono le 2, la fila è diretta verso l’autostrada A1.
Dal video, girato dai supporter dell’Atalanta e online sul sito www.adnkronos.com, si distinguono agenti in tenuta antisommossa muoversi verso un gruppo di tifosi al lato del pullman fermo. La ripresa è accompagnata dai commenti censurati per motivi di opportunità, ma è quando il funzionario si allontana dalla ressa che si scatena il tifo più violento, con gli auguri di morte e bestemmie ripetute.
«Giù le mani dalla Polizia, nessuno tocchi la Polizia. Si parla di pestaggi da parte dei celerini nei confronti dei tifosi bergamaschi a Firenze. Com’è possibile che gli unici ad essere feriti siano proprio i poliziotti?». Così Andrea Cecchini, presidente del sindacato Italia Celere del reparto Mobile della Polizia di Stato, interviene dopo le polemiche sugli scontri con i tifosi dell’Atalanta. «Qualcuno vuole la verità e la verità è che un pullman di tifosi atalantini comincia a rallentare in strada senza alcun motivo; si rende necessario l’intervento della scorta e un funzionario di Polizia riceve un calcio in faccia al punto da avere il naso rotto e 7 punti di sutura», spiega Cecchini. Che racconta: «Dal video si vede il collega che sputa a terra. Per notizia, per amor di cronaca, quello che sputa è sangue, non saliva! A quel punto arriva il reparto mobile e un collega sale sul pullman per calmare i facinorosi, viene chiuso all’interno e si evita il peggio solo grazie alla prontezza dei celerini a terra che riescono ad aprire la porta e fanno scendere il collega senza che possa riportare gravi danni. È normale che in una situazione del genere si renda necessario un intervento di Polizia, dove oltretutto, come sempre, a rimetterci sono stati i poliziotti. Da quanto riferiscono i colleghi intervenuti sul posto, all’interno del pullman vi erano tifosi travisati e armati di cinte. A noi sembra tutta una strumentalizzazione. Siamo noi di Italia Celere a chiedere al ministro dell’Interno di intervenire definitivamente per riportare l’ordine politico-istituzionale, credendo inammissibile che si alzi un caos mediatico contro la Polizia – prosegue Cecchini – Pretendiamo che magistratura e questura procedano come di diritto nei confronti dei responsabili dell’ennesima brutta pagina del calcio italiano con l’applicazione delle leggi penali e delle misure alternative della pena quali il daspo. Allo stesso modo con cui un parlamentare tifoso dell’Atalanta scrive al Questore di Firenze per sapere la verità, noi chiediamo al Ministro dell’Interno di far uscire la verità. Non ci sono bandiere che tengano quando si mandano all’ospedale i poliziotti. Anche noi vogliamo la verità e auspichiamo una commissione d’inchiesta sui fenomeni di violenza negli stadi e per il calcio. Qualcuno dice che all’interno dello stadio era andato tutto bene…noi sappiamo che un poliziotto, per sedare una rissa in tribuna, ha riportato la frattura di un dito e ora deve essere operato! Questo è niente? Siamo noi a volere la verità».
