Skip to main content

Scomparsa di Guerrina Piscaglia, padre Graziano dal carcere: «Sono innocente, vittima del razzismo»

Padre Gratien Alabi, condannato a 25 anni per la scomparsa di Guerrina Piscaglia

AREZZO – Continua a proclamarsi innocente, Padre Gratien Alabi, conosciuto come padre Graziano, che sta scontando
nel carcere di Rebibbia la condanna a 25 anni per l’omicidio e l’occultamento del cadavere di Guerrina Piscaglia. In una lettera scritta lo scorso 28 febbraio e affidata al suo legale, denuncia la giustizia italiana di essere stata razzista: «Non sono contro il popolo italiano – è scritto nella missiva del sacerdote congolese – ma è stato fatto razzismo nei miei confronti. Ho avuto da sempre tutte le testate giornalistiche contro. Mi hanno fatto un processo mediatico senza prove, rendendomi colpevole».

Guerrina Piscaglia, 50 anni, scomparve da Cà Raffaello, la località dell’Appennino aretino dove viveva con la famiglia, e dove il
religioso prestava servizio nella locale parrocchia. Le indagini hanno ricostruito che tra i due vi era una relazione, confermata dalle testimonianze di persone amiche e dei numerosi contatti telefonici: 4.027 in quattro mesi. Secondo i giudici d’appello, padre Graziano uccise in un momento di rabbia, dopo la richiesta della donna di dare una connotazione diversa alla loro storia, sotto la minaccia di rivelare tutto ai suoi superiori. Il sacerdote, sempre secondo l’accusa, avrebbe quindi fatto sparire il corpo e depistato le indagini. Una versione sempre avversata dalla difesa di padre Graziano che ha annunciato che ricorrerà alla Corte di giustizia europea.


Gilda Giusti

Redazione Firenze Post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741
Firenzepost small logo