Pubblici dipendenti: indennità di vacanza contrattuale, cifre minime da 8 a 36 euro lordi mensili
ROMA – Ad aprile viene pagata l’indennità di vacanza contrattuale per la pubblica amministrazione, che si risolve nell’acquisizione di cifre minime. Al lordo si va dai 6 ai 36 euro mensili, una miseria. La prima tranche, pari ad un incremento dello 0,42% rispetto agli stipendi tabellari, è scattata dal primo aprile. La seconda, da luglio, varrà lo 0,7%, quasi il doppio, ma sempre poco.
La Ragioneria generale dello Stato ha diffuso le tabelle con tutti gli aumenti retributivi dei dipendenti pubblici derivanti dall’indennità di vacanza contrattuale. Si tratta della somma corrisposta a parziale recupero dell’inflazione, in attesa dei rinnovi contrattuali: quelli per il triennio 2019-2021 prevedibilmente non saranno discussi prima della fine del prossimo anno.
Sono piccole cifre, espresse in termini lordi: ad aprile vanno dai circa 6 euro mensili per le qualifiche più basse ai quasi 18 dei vertici dei ministeri, per arrivare ai 36 circa degli ambasciatori. A luglio questi tre valori citati a titolo di esempio passeranno rispettivamente – in via approssimata – a 10, 30 e 60 euro. Lo scatto dell’anticipazione, deciso dalla legge, riguarda tutti i settori della pubblica amministrazione compresi enti locali, scuola, sanità, forze dell’ordine e militari.
