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Migranti: Cassazione, l’Italia deve accogliere anche i gay minacciati

ROMA – Porte aperte a tutti i migranti. Ponti, non muri. Anche la Cassazione segue le orme di papa Francesco. Prima di negare lo status di rifugiati ai migranti che dichiarano di essere omosessuali e di rischiare la vita se rimpatriati a causa del loro orientamento sessuale, si deve accertare se nei Paesi d”origine non solo non ci siano leggi discriminatorie ma anche verificare che le autorità del luogo apprestino adeguata tutela per i gay, ad esempio se colpiti da persecuzioni di tipo familiare. Lo sottolinea la Cassazione che ha accolto il ricorso di un cittadino gay della Costa d’Avorio, minacciato dai parenti.

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