Candidati sindaci: De Mita (91 anni) ci riprova a Nusco, a Riace Mimmo Lucano corre per Consigliere, a San Luca alle urne dopo 11 anni
ROMA – Si sono chiuse le presentazioni delle candidature a sindaco nei vari comuni d’Italia interessati dalle elezioni del 26 maggio. Fra i tanti sottolineiamo tre casi.
NUSCO – A 91 anni, Ciriaco De Mita tenta il bis a Nusco, piccolo comune dell’Avellinese dove è stato eletto sindaco 5 anni fa. Per la prima volta, però, nel capoluogo irpino non sarà presente la lista per porta il suo nome dopo la rottura con il consigliere regionale Maurizio Petracca che ha deciso di sostenere il candidato civico del Pd, Luca Cipriano, portando con sé molti demitiani. In corsa per la poltrona di sindaco, invece, ci sarà Damiano Genovese, il consigliere comunale uscente della Lega figlio del capo dell’omonimo clan camorristico, condannato all”ergastolo e recluso in regime di 41 bis. «È fuori discussione il mio impegno per la legalità ma non posso disconoscere mio padre in quanto tale», le sue parole.
RIACE – A Riace, centro della Locride indicato negli ultimi anni come modello di accoglienza e integrazione dei migranti, torna Mimmo Lucano, il sindaco sospeso che questa volta però corre come consigliere della lista “Il cielo sopra Riace”, che candida a sindaco Maria Spanò, assessore uscente ai Lavori pubblici. Lucano è attualmente sottoposto a divieto di dimora nel comune dove si candida e rinviato a giudizio nell”ambito di un”inchiesta della Procura di Locri.
SAN LUCA – Voto storico, invece, a San Luca, comune in provincia di Reggio Calabria dove si torna alle urne dopo 11 anni. A sfidarsi saranno due liste civiche, una guidata dal massmediologo Klaus Davi e un’altra dall’infermiere in pensione Bruno Bartolo. L’ultima consiliatura nel cosiddetto paese dei sequestri risale al voto del 2008 e venne interrotta il 17 maggio 2013, una settimana prima delle elezioni comunali, a seguito dello scioglimento per infiltrazioni mafiose. Da allora, a causa della mancata presentazione di liste elettorali o della presentazione
di una sola lista che avrebbe poi fallito l’obiettivo del quorum di votanti, il Comune è stato retto ininterrottamente da un commissario prefettizio.
