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Macron non convince i gilet gialli, che oggi scendono di nuovo in piazza per il loro 24° atto

PARIGI – Non soltanto non li ha convinti, ma al contrario ha accentuato la loro rabbia: Emmanuel Macron, dopo
le sue proposte per smorzare la protesta sociale, non ha ottenuto niente dai gilet gialli ed ha incassato un”ondata di
critiche da tutta l’opposizione, da Marine Le Pen a Jean-Luc Melenchon. E oggi si annuncia un 24esimo atto della protesta particolarmente acceso, con la chicca di una marcia sui media annunciata a Parigi.
Vale più di ogni commento la risposta di Priscillia Ludosky, una delle leader più ascoltate dei gilet gialli. Al termine
delle 2 ore e 20 della conferenza stampa di Emmanuel Macron dall”Eliseo, ha twittato «27/04 manif, 01/05 manif, 04/05 manif, 08/05 manif, 11/05 manif, 18/05 manif, 25/05 manif»: sette nuovi appuntamenti per rinvigorire la protesta, mentre tutta l’opposizione si è scagliata contro le proposte del presidente: «Macron, sono soltanto bla bla…». macron dunque come Renzi, la somiglianza è palpabile.
L’appuntamento dei gilet gialli è, come al solito, tentacolare: fra i mille assembramenti in città, paesi, villaggi e rotatorie di Francia, si stagliano la manifestazione internazionale convocata a Strasburgo e diretta verso il
Parlamento europeo, e la marcia sui media di Parigi, con partenza alle 13 da Radio France, la radio-tv pubblica, per
sfilare sotto la Commissione di vigilanza, passando da molte redazioni di giornali. Vietati come al solito Eliseo,
Champs-Elysees e Notre-Dame a Parigi, la piazza del Capitole a Tolosa e diverse altre zone a rischio.
Il tentativo di mano tesa di Macron al movimento che imperversa ogni settimana da 5 mesi sembra essere fallito: né il taglio delle tasse, né la promessa di non tagliare servizi pubblici sul territorio o la soppressione della scuola di
eccellenza dell”ENA ha soddisfatto i leader della protesta, che hanno annunciato uno dopo l’altro di essere più che mai sul piede di guerra, giudicando soltanto fumo le parole del presidente. Mentre in molti si stanno concentrando sulla manifestazione del primo maggio, che secondo gli organizzatori sarà la più massiccia fin qui vista, a Parigi dovrebbe verificarsi domani la confluenza di un corteo dei sindacati (slogan principale Risposta generale) con quello dei gilet gialli. Massiccio lo schieramento di polizia, ha assicurato il ministro dell’Interno Christophe Castaner, denunciando il rituale della violenza del sabato.
Anche dalle opposizioni è arrivata una pioggia di critiche su Macron. Per Marine Le Pen «non vuole cambiare, trova delle scuse, si autogiustifica, si lancia da solo dei fiori, ma non cambierà, perché è fondamentalmente convinto di avere ragione».
All’estremo opposto, Jean-Luc Melenchon de La France Insoumise,  ha sostenuto che Macron «ha rilanciato la crisi politica invece di spegnerla, si è defilato». Per il presidente dei Republicains, Laurent Wauquiez, c’è stato soltanto qualche gesto e qualche correzione dei gravi errori commessi. Fabien Roussel, segretario dei comunisti, ha parlato di “esercizio di autoincensamento” mentre l”ecologista Yannick Jadot si è detto “terribilmente frustrato” nel vedere un presidente «in permanente campagna elettorale. Dopo 5 minuti aveva già detto tutto: non si cambia strada, niente svolte», ha twittato Raphael Glucksmann, numero uno della lista socialista-Place Publique alle europee.

24° atto, gilet gialli, macron


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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