Tradizionalisti cattolici attaccano Papa Francesco, accusato di eresia

ROMA – Nuovo attacco dei tradizionalisti cattolici contro Papa Francesco, accusato di eresia. Una lettera-appello firmata da alcuni docenti universitari e teologi, scritta in diverse lingue, e pubblicata sui siti web. L’area culturale di riferimento di questa iniziativa è la stessa che lo scorso agosto pubblicò la richiesta di dimissioni al Papa messa nero su bianco dall’ex nunzio a Washington, Carlo Maria Viganò.
«Prendiamo questa iniziativa come ultima risorsa per contrastare i danni causati ormai da diversi anni dalle parole e dalle azioni di Papa Francesco che hanno generato una delle peggiori crisi nella storia della Chiesa cattolica» scrivono i firmatari, paventando, senza citarlo esplicitamente, la possibilità di uno scisma. E aggiungono: «Accusiamo Papa Francesco di aver dimostrato pubblicamente e pertinacemente, con le sue parole e con le sue azioni, di credere nelle seguenti proposizioni, contrarie a verità divinamente rivelate».
Le accuse tornano ancora sulle vicende della pedofilia, su una presunta reticenza del Pontefice in merito, e più in generale si accusano personalità vicine a Francesco di aver agito contro la morale. Si fanno i nomi, in parte già elencanti da Viganò, del cardinale Oscar Rodrigez Maradiaga, del cardinale Blase Cupich, del cardinale Godfried Danneels, del cardinal Donald Wuerl, dei vescovo Gustavo Zanchetta e Juan Barros. Si parla anche direttamente del sostegno del Papa ad Emma Bonino, abortista convinta.
