Bruxelles: l’agenda strategica della Ue per il prossimo futuro. 4 punti non innovativi, fumosi e vacui

BRUXELLES – L’Unione europea, ancor prima di conoscere quale sarà l’esito delle elezioni, e quindi dell’indirizzo politico che potrà assumere il nuovo Parlamento, detta già i punti fondamentali della sua agenda, che, allo stato attuale, non possono essere che fumosi e vacui, come lo è stata l’azione delle ultime commissioni, in senso più generale.

Ecco le indicazioni eccezionalmente importanti e innovative proposte dai grandi strateghi europei: “Proteggere i cittadini e le libertà”; “Sviluppare la nostra base economica: il modello europeo per il futuro”; “Costruire un futuro più verde, più equo ed inclusivo”; “Promuovere i valori e gli interessi dell’Europa nel mondo”.

Se questi, ed è un’amara realtà, sono i punti principali di quella che sarà la nuova agenda strategica dell’Ue, si può constatare che sui temi indicati l’azione dell’Europa non è servita a niente, visto che sostanzialmente ci si propone di ricominciare tutto daccapo. Ma su quest’agenda i leader dell’Unione avranno una discussione nel vertice informale di Sibiu, in Romania, giovedì prossimo, 9 maggio, secondo il presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk, che ha
allegato alla lettera di invito ai capi di Stato e di governo una bozza dell’agenda strategica Ue 2019-2024.

Una prima versione dell’agenda strategica verrà diffusa all’inizio di giugno, sulla base della discussione che i capi di Stato e di governo avranno durante il vertice nella città transilvana. Già la Commissione, in vista del summit di Sibiu, aveva sostenuto la necessità di costruire un’Europa “che protegga”, che sia “competitiva”, “giusta”, “sostenibile” e “influente”. Si termina male e si comincia peggio, questa l’unica riflessione da farsi sul mandato dell’ultimo esecutivo Juncker, che scadrà a fine novembre. Se questa è l’eredità che lascia a chi subentra non c’è da stare molto allegri sulle prospettive future.