Bocci: Firenze ha bisogno di sicurezza non di sogni vuoti

FIRENZE – «Quando dico che esiste una Firenze cartolina in cui il sindaco uscente si è asserragliato e una Firenze concreta dei fiorentini non faccio polemica, parlo di una realtà quotidiana. Oggi ad esempio m’imbatto in un video promozionale del sindaco uscente in cui dichiara che il suo primo obiettivo è ridurre il traffico e l’inquinamento, e quindi si lancia in un elenco faraonico delle grandi opere che costruirà, e che non si capisce perché lui e la sua parte politica non abbiamo realizzato nei decenni che hanno trascorso al potere». È quanto dichiara Ubaldo Bocci, candidato sindaco del centrodestra a Firenze.

«Non so in che città viva, ma so che fuori dal Palazzo e da quella sindrome di piazza della Signoria di cui la cosiddetta sinistra è ormai prigioniera, il primo problema dei fiorentini ha un nome preciso: sicurezza. Me lo ha confermato un’associazione di mamme che ho incontrato nel quartiere dell’Isolotto, e che sono quotidianamente
angosciate a sapere i propri figli fuori di casa – sostiene Bocci – È qualcosa che non può avvenire in nessuna città, a maggior ragione a Firenze che dovrebbe essere una capitale europea. Finché Firenze non sarà una città in cui si può tornare a vivere, operare e lavorare in sicurezza, finché non sarà una città priva di ”zone rosse” e non più teatro di quotidiana delinquenza, ogni altra promessa elettorale sarà una presa in giro dei fiorentini. La sicurezza è la precondizione per avere una città viva, moderna e sostenibile, nonché il primo elementare dovere che chi amministra deve sentire nei confronti dei suoi concittadini – osserva Bocci – Per questo la prima operazione che lanceremo una volta eletti si chiamerà Firenze Sicura, con il potenziamento capillare dei presidi mobili e fissi delle forze dell’ordine, il coinvolgimento di personale dell’esercito, la riqualificazione della polizia municipale. Di questo si deve occupare chi si candida a governare la città, e non di vuoti libri dei sogni».