Dazi: la Cina annuncia stretta da 60 miliardi di dollari su beni Usa. Future americani affondano

WASHINGTON – La guerra dei dazi fra Stati Uniti e Cina entra nel vivo. Sembra quasi un conflitto fra giganti dispettosi. La Cina ha annunciato che su alcuni beni Usa per un totale di 60 miliardi di dollari graveranno dal primo giugno dazi maggiorati. Lo si legge in una nota del ministero del Commercio. Risultato? I future sui listini americani affondano. I future sul Dow Jones perdono 470 punti, quelli sullo S&P 500 l’1,7% e quelli sul Nasdaq 100 il 2,3%.
La decisione del super dazio, spiega la nota, è maturata all’interno della Commissione sulle tariffe doganali del Consiglio di Stato (governo cinese) dopo la mossa americana che, efficace da venerdì, ha portato i dazi dal 10% al 25% sull’import di 200 miliardi di dollari di beni made in China. Queste ultime sono considerate «in contrasto col consenso delle parti di risolvere le divergenze commerciali attraverso consultazioni, ledendo gli interessi di entrambe le parti e non soddisfacendo l’aspettativa generale della comunità internazionale».
A difesa del sistema commerciale multilaterale e dei suoi diritti e interessi legittimi, «la Cina deve adeguare le tariffe su alcuni beni importati dagli Stati Uniti». Nel complesso, si tratta di una lunga lista di 2.493 beni, colpiti da dazi al 10%, al 20% e al 25%. L’adeguamento alle misure tariffarie è una risposta all’ unilateralismo e al protezionismo degli Usa. La Cina spera che la parte americana torni alle consultazioni con sforzi congiunti nella stessa direzione al fine di raggiungere un accordo reciprocamente vantaggioso sulla base del rispetto.
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