
Ragusa: indagati comandante e capo missione Open Arms, accusati di favorire immigrazione clandestina
RAGUSA – Mentre Catania archivia Open Arms, Ragusa rilancia le accuse. Il balletto di interventi delle procure siciliane sta diventando stucchevole, soprattutto in periodo elettorale. Un nuovo avviso di conclusione indagini, che sostituisce e annulla quello emesso alla fine del 2018, è stato emesso oggi dalla Procura di Ragusa sullo sbarco del 17 marzo 2018 nel porto di Pozzallo di 216 migranti soccorsi da nave Open Arms al largo della Libia. Al comandante
Marc Reig Creus e del capo missione Ana Isabel Montes Mier sono contestati gli stessi reati: favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e violenza privata.
Quest”ultimo, scrivono nel provvedimento il procuratore Fabio D’Anna e il sostituto Santo Fornasier, sarebbe stato commesso nei confronti del ministero dell’Interno, attraverso il capo del dipartimento delle Libertà civili e dell’immigrazione, che, secondo l’accusa, «sarebbe stato costretto a concedere alla nave dell’Ong spagnola l’approdo in un porto del territorio italiano dopo la mancata richiesta alle autorità maltesi, come era stato indicato dallo Stato di Bandiera». Vedremo se almeno questo procedimento andrà in porto, anche se una procura che accusa una Ong e addirittura definisce il ministero dell’Interno, e quindi Salvini, parte lesa sembrava, fino ad oggi, una situazione irreale.
