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Firenze: uccise a coltellate il padre e la sua convivente. Assolto per vizio totale di mente

FIRENZE – E’ stato assolto dal tribunale per vizio totale di mente, Dario Capecchi, 44 anni, l’uomo che la notte tra il 29 e il 30 giugno 2018 uccise a coltellate il padre Osvaldo Capecchi, 68 anni, e la convivente Patrizia Manetti, 69 anni, sorprendendoli nel sonno nella loro casa di Impruneta (Firenze). Il giudice Gianluca Mancuso, nel processo che si è tenuto con rito abbreviato, ha però stabilito che Dario Capecchi date le sue condizioni psichiatriche debba rimanere ristretto in una struttura Rems per un tempo minimo di 10 anni anche perché «socialmente pericoloso».

Decisiva, nella sentenza, è stata appunto, la perizia psichiatrica da cui il giudice ha ricavato un difetto di imputabilità. Capecchi dal 30 giugno, quando fu arrestato, si trova in una struttura particolare del carcere di Sollicciano, definita «articolazione per la tutela della salute mentale», e, da quanto emerge, ci dovrà restare per mancanza attuale di posti in Rems.

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