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Riduzione pensioni alte: il taglio di Stato è iniziato, dal mese di giugno salasso elevatissimo + arretrati

Dopo tutte le anticipazioni, calcoli, previsioni, polemiche sull’entità dei tagli, anzi delle riduzioni, delle pensioni cosiddette d’oro, i pensionati che hanno caricato l’app Inps sul telefonino possono già verificare l’enorme falcidia operata questo mese. L’Istituto già affidato a Boeri (e se ne vedono i risultati) non ha ancora adeguato invece i documenti consultabili sul sito, dove ancora non appare l’assegno di giugno pesantemente decurtato.

Un esempio, un dirigente generale dello Stato – andato in pensione dopo 45 anni di servizio – dopo aver pagato cifre astronomiche di contributi e tasse per tutto questo periodo, fino all’ultimo centesimo, si vede decurtata la pensione di giugno – per riduzione mensile, relativi arretrati e conguaglio da perequazioni – di ben 1.823,39 euro, senza contare addizionali Irpef comunale e regionale. In totale un salasso di oltre 2.000 euro. E tutto questo per ben 5 anni, vale a dire oltre il termine di questa legislatura, altra grave anomalia. Salvini si lamenta che le Ong non rispettano le regole, ma l’esempio viene dall’alto, dai governi che si sono succeduti dal 2014, compreso l’attuale.

Una falcidia sproporzionata e ingiusta, oltretutto operata per ingrassare coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza. Vale a dire, come appare dalle cronache, non pensionati al minimo in difficoltà, ma soprattutto nullafacenti, rom, evasori di tasse e contributi, migranti che sono miracolati dal provvedimento simbolo della politica grillina, voluto soprattutto da Di Maio, visto che i principali beneficiari risiedono nelle zone bacino di voti del M5S.

Adesso le persone oneste e corrette, taglieggiate prima da Renzi e soci, poi dalla maggioranza gialloverde, potranno soltanto chiedere giustizia alla Corte Costituzionale, attraverso ricorsi giurisdizionali, per ristabilire rispetto della legge ed equità, anche se recentemente la Corte, con le modifiche a partire dal 2014, sembra più attenta alle ragioni di contabilità ed equilibrio del bilancio sostenute dallo Stato sotto il Governo Renzi, piuttosto che all’applicazione pedissequa del dettato costituzionale.

Comunque armiamoci di pazienza e sborsiamo altri quattrini per sostenere avvocati e giudizi contro il Governo. In questo Paese le persone oneste e corrette debbono metter mano al portafoglio per avere giustizia, i nullafacenti ed evasori non ne hanno bisogno, a loro pensa lo Stato.

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