Skip to main content

Bari: l’uso dell’epiteto fascista non è reato, lo ha deciso il pm in merito al sequestro di striscioni


ANSA / CIRO FUSCO

BARI – «L’uso dell’epiteto ‘fascista’ per caratterizzare l’ideologia politica del segretario di un partito leader di un movimento politico, in occasione o comunque in vista di un comizio elettorale da egli in tale veste tenuto, costituisce una normale critica politica anche se espressa in toni aspri». E’ per questo motivo che il pm di Bari, Iolanda Daniela Chimienti, non ha convalidato il sequestro di due striscioni apparsi su altrettanti cavalcavia in occasione del comizio elettorale tenuto da Salvini a Gioia del Colle (Bari) il 21 maggio. Il magistrato è andato anche oltre perché ha chiesto contestualmente l’archiviazione dell’indagine per vilipendio a carico di ignoti aperta dopo il sequestro dei carabinieri. Su uno striscione era scritto ‘Meglio lesbica e comunista che salviniana e fascista’, nell’altro ‘La Lega è una vergogna, Pino Daniele’.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741
Firenzepost small logo