Salvini sbarca in America e attacca la Ue
Il vice premier Matteo Salvini arriva nella capitale Usa e a tambur battente mette in piedi (quando in Italia è notte fonda) una photo opportunity, nella residenza dell’ambasciatore Armando Verricchio. E la suggestiva Villa Firenze offre così il proscenio per ricapitolare i temi degli incontri istituzionali di oggi con il vice presidente Mike Pence alla Casa Bianca e con il Segretario di Stato Mike Pompeo.
Un ripasso generale per tutti, su Ue, Cina, Iran, fisco italiano; e la linea è chiara: sostegno pieno ai valori degli Usa come incarnati da Donald Trump e nello stesso tempo un avvertimento, dall’altra sponda dell’oceano, alle istituzioni di Bruxelles: «L’Italia -ha detto- non si accontenta più delle briciole, i soldi per la flat tax si devono trovare, al massimo rimodulando le modalità ma in ogni caso l’asse Berlino-Parigi-Bruxelles non pensi di trattare l’Italia come la Grecia: Hanno ammazzato un popolo -attacca- spalancando le porte ai cinesi, ma l’Italia non è la Grecia.
Salvini sottolinea l’ambizione di tornare a essere “il primo partner in Europa della più grande democrazia del mondo non solo in termini economici e commerciali ma di comune visione del mondo e di valori. Quasi a sottolineare
simbolicamente questo legame, dopo l’incontro con Pompeo e prima di vedere Pence, stamattina il vice premier renderà omaggio al cimitero di Arlington ai militari americani caduti in tutte le guerre.
