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Arezzo: consulenze Coingas, anche il sindaco sarebbe indagato

AREZZO – Il sindaco di Arezzo, Alessandro Ghinelli, sarebbe indagato per favoreggiamento per le consulenze Coingas. Lo si apprende da fonti vicine all’inchiesta condotta dalla Procura aretina. Ghinelli sarebbe coinvolto nella vicenda per una telefonata fatta all’assessore al bilancio Alberto Merelli, nella quale si spingerebbe affinchè il collegio sindacale della società partecipata desse l’ok al bilancio. Il nome del sindaco nel decreto delle perquisizioni eseguite nei giorni scorsi nei confronti di altri cinque indagati era coperto da omissis. La posizione di Ghinelli viene valutata dagli inquirenti e l’iscrizione nel registro degli indagati – come del resto per gli altri – non significa affatto responsabilità rispetto ai reati ipotizzati dal pm Andrea Claudiani e dalla Digos della Questura.

I revisori avevano sollevato forti censure sulle consulenze di Coingas per un importo ritenuto esagerato. In cinque hanno ricevuto nei giorni scorsi perquisizioni con avviso di garanzia per i reati, a vario titolo, di peculato, abuso di ufficio e favoreggiamento: l’assessore Alberto Merelli, il commercialista Marco Cocci, l’amministratore Coingas Franco Scortecci, la contabile Mara Cacioli e l’ex amministratore Coingas Sergio Staderini.

Sulla vicenda giudiziaria che lo riguarderebbe, il sindaco Alessandro Ghinelli ha dichiarato: “Leggo che il mio nome
sarebbe associato ad una intercettazione telefonica operata sul cellulare dell’assessore Merelli, ma avendo contatti telefonici quotidiani con i miei assessori, la circostanza non mi stupisce. D’altra parte non conoscendo il contenuto dell’intercettazione né il contesto nel quale è stata registrata mi risulta difficile commentarla. Apprendo anche, dai media regionali, che il mio nome sarebbe iscritto nel registro degli indagati, circostanza che non mi è stata significata da alcuno. Apprendo infine, sempre dalla stampa, che sarò sentito dai magistrati: al momento non ho ricevuto alcun invito in tal senso ma colgo l’occasione per confermare la mia piena disponibilità ad essere udito”.

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