Niccolò Ciatti: il padre a colloquio col ministro Bonafede. I magistrati spagnoli facciano giustizia
FIRENZE – Il padre di Niccolò Ciatti, ucciso in una discoteca di Lloret de mar da un gruppo di tre persone, non ci sta di fronte alla decisione del giudice spagnolo che ha mandato a processo solo uno dei tre ceceni, Rassoul Bissoultanov, autore materiale del calcio mortale alla testa di Niccolò, e ha mandato sostanzialmente assolti gli altri due. Lo ha affermato in un’intervista di oggi al Tgr Toscano, nella quale annunciava un suo colloquio col ministro della giustizia Alfonso Bonafede.
Intanto intervengono anche i politici toscani: «Sono passati due anni da quella tragica notte nella discoteca di Lloret de Mar: quello che ci aspettiamo, insieme ai famigliari della vittima, è che i magistrati spagnoli procedano celermente e facciano giustizia per Niccolò Ciatti, come giustamente chiedono i genitori della vittima». Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (FI), dopo che il Gup di Blanes (Girona) ha rinviato a giudizio per l’omicidio del giovane fiorentino soltanto Rassoul Bissoultanov, mentre ha assolto gli altri due ceceni presenti in discoteca quella sera.
«Chiediamo che la Regione Toscana convochi il console di Spagna a Firenze, per fare il punto della situazione e – aggiunge Stella – per far sì che la famiglia Ciatti abbia a sua disposizione le autorità di quel Paese durante il dibattimento processuale. Ci auguriamo che il sistema giudiziario spagnolo arrivi a sentenza in tempi rapidi e che sanzioni duramente il colpevole. Non si può morire così, senza motivo».
