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Tav, Aeroporto, Tirrenica: il ministro De Micheli nel cantiere. Nardella: «Stadio alla Mercafir, senza giochini»

Il ministro Paola De Micheli

FIRENZE – «Mi sono data come obiettivo di visitare almeno tutte le città capoluogo di regione da qui a Natale, e Firenze è la terza dopo Genova e Bologna anche per segnare l’importanza strategica di questa città nel nostro Paese. Sono in questo cantiere anche per sottolineare il sostegno del governo
all’attività che sta svolgendo Rfi per risolvere il problema di questo cantiere sul fronte societario, e quindi per farlo partire quanto prima». Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Paola De Micheli, oggi a Firenze, a margine della visita al cantiere del nodo fiorentino dell’Alta Velocità.

TAV – «Inoltre – ha continuato il ministro – l’approfondimento che abbiamo fatto in questi primi giorni al ministero su questo cantiere ci segnala quanto la realizzazione di questa opera aiuterebbe i pendolari, perché consentirebbe la realizzazione piena del progetto regionale del potenziamento del 40% del traffico regionale legato soprattutto alla qualità della vita quotidiana dei pendolari. Sono consapevole – ha aggiunto il ministro – che permangono dubbi in
questa città e anche fuori sulla realizzazione di quest’opera, ma mi metto nella disponibilità, nelle prossime settimane, forse anche nei prossimi mesi perché abbiamo qualche emergenza da risolvere, di parlare, incontrare e ragionare con le persone che hanno più dubbi per provare a confrontarci anche sulla valenza e sulla profondità degli studi che sono stati fatti prima di avviare questa opera e sulla profondità degli studi e dell’impatto che l’opera avrà qui».

TIRRENICA – «Riguardo al Corridoio Tirrenico, c’è il passaggio – ha spiegato il ministro – del concessionario rispetto ad Anas. Abbiamo avuto un primo incontro dove abbiamo fatto una ricognizione generale questa tipologia di problemi e dove ho posto il problema della Tirrenica perchè il presidente della Toscana Rossi me lo aveva già sottoposto. C’è un tavolo convocato al ministero nei prossimi giorni. L’obiettivo è di accelerare questo passaggio perchè si prenda in mano la situazione della Tirrenica. Mi auguro che una volta risolta sul piano giuridico abbia un’accelerazione sul piano delle attività».

AEROPORTO VESPUCCI – Sull’aeroporto di Firenze e sul suo progetto di potenziamento «c’è stato un cambio di rotta del ministero, e adesso aspettiamo la sentenza del Consiglio di Stato sul ricorso presentato da comitati e amministrazioni locali».

ROSSI – «Mi aspetto che riapra il cantiere del nodo fiorentino dell’Alta Velocità perché, come si vede, al momento è fermo. Questo è un cantiere che deve chiudersi come si è chiuso da altre parti. E’ uno scandalo che siamo arrivati a questo. Senza una nuova stazione anche la stazione di Santa Maria Novella è
oggettivamente infrequentabile. Stiamo parlando di cose che sono di per sé evidenti e per le quali bisogna sentire un po’ di umiliazione per il fatto che la Toscana in questo senso arriva buona ultima nella realizzazione di questa metropolitana d’Italia». Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, a margine di una visita, insieme al ministro delle Infrastrutture, Paola De Micheli, al cantiere del nodo fiorenino dell’Alta Velocità. «L’impegno del ministro che viene qui – ha sottolineato Rossi – per me è già un segnale positivo, visto che tutte le volte che c’è qualcosa di nuovo a livello istituzionale in Italia si usa ripartire, ridiscutere. Mi risulta che la discussione sia stata rifatta, peggio della ribollita. Quindi adesso si tratta di far ripartire il cantiere,
che mi sembra che aspettiamo da almeno 25 anni, e che se riparte c’è da augurarsi che possa concludersi entro il 2025, come previsione assai ottimistica.
Questo cantiere è fondamentale perché altrimenti il tappo di Firenze alla stazione di Santa maria Novella non si risolve – ha aggiunto il presidente della Toscana – Anche se noi volessimo, come stiamo facendo, mettere altri treni regionali, ci hanno detto le Ferrovie che alla stazione di Firenze non entra più nemmeno uno spillo». Secondo il governatore della Toscana, «se non risolviamo questo tema del conflitto tra l’Alta Velocità e i treni regionali, qui a Firenze ci sarà sempre un blocco. Ora tutti parliamo della svolta verde, la svolta verde è svoltare sul ferro. La mobilità è un diritto e deve essere garantita nel modo che impatta meno, e sicuramente il ferro è quello che impatta meno. Sono orgoglioso di essermi sempre battuto in questi dieci anni perché questo cantiere si realizzasse».

NARDELLA – «Siamo molto soddisfatti: credo che questo incontro di oggi al cantiere della stazione dell’alta velocità Foster sia un punto concreto di ripartenza per sbloccare al più presto i lavori e completare l’opera». Lo ha detto il sindaco di Firenze, Dario Nardella, sindaco di Firenze, a margine del sopralluogo con il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Paola De Micheli. «Non è un cantiere all’inizio ma è a uno stadio di avanzamento oltre
la metà, e come abbiamo sempre va finito – ha spiegato Nardella – Serve prima di tutto al trasporto regionale pendolari di Firenze dell’area metropolitana e di quasi tutta la Toscana: è un’opera che dunque consente anche un abbattimento delle incidenze ambientali, ci serve a ridurre lo smog da traffico su gomma sia merci ma soprattutto persone. Con il ministro abbiamo parlato anche di altri progetti della stazione di interscambio Guidoni: Rfi ci ha confermato che sarà realizzata e che servirà proprio a fare da interscambio tra ferrovia, tramvia, aeroporto, busvie nell’area Castello-Mercafir quindi un’area molto importante, l’area dove sorgerà anche il nuovo stadio – ha concluso Nardella – Abbiamo anche parlato delle tramvie, attendiamo il
responso definitivo sui finanziamenti delle nuove tranche».

STADIO – Per il progetto del nuovo stadio di Firenze «stiamo lavorando sull’area Mercafir. Continuo a leggere delle idiozie sul rapporto fra me e Commisso: l’ho sentito due giorni fa. Non capisco tutta questa ansia francamente. Appena tornerà in Italia ci vedremo. I nostri uffici stanno andando avanti sul progetto Mercafir, che è l’unico caso per il quale è già stata approvata una variante urbanistica e abbiamo tutto pronto, tempistiche, investimenti e di questo parleremo con Commisso, coi tecnici della Fiorentina coi quali siamo costantemente in contatto». Lo ha detto il sindaco di Firenze, Dario Nardella, parlando con i giornalisti a margine di un sopralluogo con il ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli al cantiere del nodo fiorentino dell’Alta Velocità. Sull’ipotesi della realizzazione del nuovo stadio in uno dei comuni dell’area metropolitana, Nardella ha spiegato: «Non faccio un discorso di campanilismo, ma di area vasta. O si mette tutto dentro, termovalorizzatore, pista aeroporto, stadio e infrastrutture, e allora si fa un ragionamento serio, da classe dirigente della Piana, oppure non sono disponibile a giocare alla strategia del carciofo, di prendere un pezzo alla volta.
Non solo non sono disponibile, ma mi batterò contro come sindaco metropolitano e di Firenze con tutte le forze che ho – ha aggiunto il sindaco – Se si vuole fare un discorso chiaro di sviluppo dell’area metropolitana della Piana si rimette tutto sul tavolo, ma se il giochino è io mi prendo quello che voglio e ti lascio quello che non voglio io non ci sto, è chiaro? Lo dico a tutti, compreso ai miei colleghi di partito, perché non è questo il modo di pensare a uno sviluppo complessivo. La decisione andrà presa di concerto con il presidente della Fiorentina Rocco Commisso. Può fare quello che vuole – ha aggiunto il sindaco -, ma quando il soggetto privato si confronterà col sindaco metropolitano e del capoluogo saprà come lo vedo. Ma non c’è alcun problema nel rapporto con la Fiorentina. Non faccio un discorso di campanilismo. C’è un’area, una variante urbanistica, presenterò tutto, poi la Fiorentina è libera di decidere come vuole, ma se mi si pone sul piano politico e istituzionale un tema di sviluppo delle infrastrutture e dello stadio dico, bene allora si discute su tutto, delle linee tramviarie, si riprende in mano il termovalorizzatore. Vi assicuro che la Mercafir – ha concluso Nardella – è la soluzione più rapida e veloce. Non mi metto neanche a discutere di altre ipotesi. Lo faccio solo se c’è un ragionamento complessivo di sviluppo della città metropolitana e allora si ridiscute tutto».


Sandro Bennucci

Direttore del Firenze PostScrivi al Direttore

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