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Iraq, militari feriti: sindacati chiedono ritiro delle missioni all’estero

ROMA – «Esprimiamo vicinanza ai colleghi feriti e alle loro famiglie ma non possiamo tacere di fronte all’ipocrisia di chi rappresenta le istituzioni e continua a definire la guerra combattuta dai nostri soldati all’estero come missioni di pace. I nostri colleghi oggi sono rimasti vittime dell’ennesima azione di guerra in un paese straniero che convive costantemente con la guerra etra qualche giorno, quando la politica avrà finito di interessarsi della loro sorte e di discutere delle dotazioni e dei costi di queste missioni per rivendicare maggiori stanziamenti economici per comprare nuove e più potenti armi, tutto verrà dimenticato e i militari feriti,come tutti quelli che li hanno preceduti in questi lunghi anni di inutili guerre combattute all’estero, si ritroveranno, da soli, a dover fare i conti con le menomazioni e la burocrazia».

E’ quanto si legge in una nota del sindacato dei militari, secondo cui «è ora di ritirare tutti i contingenti militari italiani dalle missioni all’estero perché l’impegno delle forze armate, in questo modo, è chiaramente contrario all’articolo 11 della Costituzione».


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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