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Renzi: in Italia i giudici decidono cos’è un partito, anche con effetto retroattivo

ROMA – La sinistra (anche il centrosinistra) si  accorge degli interventi dei giudici sulle questioni della politica solo quando colpiscono la loro attività e i loro interessi. Quando invece le inchieste sono su Salvini e Berlusconi o altri di destra, tutto va bene, anzi i giudici sono eroi.

Matteo Renzi, dopo il deciso intervento di ieri, anche oggi torna sull’inchiesta Fondazione Open per criticare aspramente la magistratura: «Chi decide oggi che cosa è un partito? La politica o la magistratura? Su questo punto si gioca una sfida decisiva per la democrazia italiana. Chiameremo in causa tutti i livelli istituzionali per sapere se i partiti sono quelli previsti dall’articolo 49 della Costituzione o quelli decisi da due magistrati fiorentini». Su fb Matteo Renzi torna all’attacco sull’inchiesta Open sostenendo che «due giudici fiorentini decidono che Open non è una fondazione ma un partito. E quindi cambiano le regole in modo retroattivo».

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