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Contratto statali, avviate le trattative per il rinnovo. Il nodo risorse, aumenti del 3,50%

Sono state avviate dal premier Conte e dal ministro per la funzione pubblica daidone i primi colloqui con i sindacati in vista del rinnovo del contratto degli statali. Il ministro del Tesoro ha messo sul piatto del rinnovo altri 200 milioni di euro, che hanno portato la somma triennale per gli aumenti nel pubblico impiego a 3,375 miliardi di euro.

Secondo le stime del governo si tratterebbe di un aumento lordo per le buste paga degli statali del 3,50%, leggermente superiore all’incremento ottenuto sotto il governo Renzi per il triennio 2016-2018 e per il quale l’aumento medio mensile era stato del 3,48%, pari a circa 85 euro lordi.

La trattativa con i sindacati, tuttavia, non è partita in discesa. Sia Maurizio Landini, il leader della Cgil, che Anna Maria Furlan e Carmelo Barbagallo, i segretari generali di Cisl e Uil, hanno sottolineato come le risorse siano ancora insufficienti. I soldi stanziati per il momento dal Tesoro, infatti, comprendono due voci che, almerlo ‘secondo i sindacati, dovrebbero essere trattate a parte. La prima è il finanziamento del cosiidettö ideguaménto delle carriere dei comparti «non contrattualizzati».

Si tratta in pratica delle Forze di polizia, le cui questioni finanziarie sono state fino ad oggi sempre tenute distinte da quelle degli statali. Il rinnovo delle carriere delle Forze di polizia vale circa 220 milioni di euro. Il secondo elemento, più importante, che secondo le sigle dovrebbe trovare risorse aggiuntive, è il cosiddetto «elemento perequativo». Si tratta di un mini bonus di 20 euro lordi mensili che l’ultima. contratto aveva garantito alle fasce più basse degli statali, quelle con stipendi inferiori. Senza un finanziamento ad hoc di 240 milioni, questo mini bonus dovrebbe essere finanziato a scapito delle altre fasce di reddito dei dipendenti pubblici.

Per risolvere questi problemi, secondo Barbagallo, servirebbe un altro miliardo di euro.

Sindacati e governo hanno deciso di predisporre una «memorandum» d’intesa nel quale trovare un accordo “preventivo” sia su alcuni punti normativi del nuovo contratto, sia sulla parte finanziaria. In pratica il governo si impegne rebbe a indicare nel Def, il documento di economia e finanza che sarà approvato ad aprile, le risorse che mancano per avviare il tavolo contrattuale. Nel memorandum sarebbero affrontati anche il tema del Tfs-Tfr degli statali (oggi pagato con anni di ritardo), delle decurtazioni degli stipendi in caso di malattia (i dipendenti pubblici nei primi 10 giorni di assenza si vedono tagliate tutte le indennità di amministrazione) e della detassazione dei premi di risultato fino al 10 per cento come avviene nel privato.

Per giovedì prossimo è prevista una manifestazione a sostegno del rinnovo del contratto. Dopo quell’appuntamento potrebbero arrivare le prime risposte in modo da poter convocare un nuovo incontro con le parti sociali e arrivare alla sottoscrizione del memorandum.

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Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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