Champions: il Napoli batte il Genk (4-0) e va agli ottavi, ma esonera Ancelotti. In arrivo Gattuso

NAPOLI – Nono sono stati sufficienti la vittoria per 4-0 contro il Genk e il passaggio agli ottavi di finale in Champions per eitare l’esonero di Carlo Ancelotti dalla panchina del Napoli. Un addio forse scritto. Un cambio di guardia che era nell’aria dopo il cammino da retrocessione degli azzurri. Così Carlo Ancelotti non è più l’allenatore del Napoli. Il tecnico di Reggiolo lascerà quasi certamente il posto al suo amico-fraterno Rino Gattuso. Aurelio De Laurentiis ha deciso di cambiare in corsa, nonostante la qualificazione agli ottavi di Champions. Il presidente si è reso conto che non c’erano più i presupposti per tenere in panchina l’uomo che assieme a Bob Paisley e Zinedine Zidane ha vinto più Coppe dei Campioni (tre).
La notte del 5 novembre aveva aperto uno squarcio nel gruppo partenopeo, dopo il no al ritiro ordinato dalla proprietà. Da quel momento in poi Ancelotti ha perso il timone e si è ritrovato a non vincere più una partita per tanto tempo. Ad Udine si aspettava una rinascita, ma il primo tempo ha evidenziato le difficoltà dell’allenatore a gestire la formazione e l’aspetto tecnico-tattico. Nella ripresa c’è stata una reazione nervosa, ma il pari finale non ha soddisfatto nessuno. Neanche Ancelotti, che alla vigilia della sfida con il Genk aveva ammesso: «La valigia è sempre pronta».
