Pensionati: manifestazione dei sindacati, il Governo rispetti gli impegni presi
ROMA – Migliaia di pensionati in piazza a Roma alla manifestazione indetta dai sindacati confederali. Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, parlando aprendo la manifestazione nazionale afferma: «Innanzitutto bisogna che il governo confermi gli impegni presi e che a gennaio si aprano i tavoli sulla revisione della riforma delle pensioni, sulla riforma del fisco, sulla definizione del cuneo fiscale e sulle politiche industriali e che si dia davvero l’avvio al rinnovo dei contratti e alla riforma del pubblico impiego. Siano tavoli che inizino e diano risultati. È evidente che sono tavoli che hanno un senso: siccome nel governo si sono presi l’impegno di dire che entro aprile si deve discutere il nuovo Def, per noi entro marzo ci vogliono risultati concreti e impegni da introdurre nella prossima legge di Bilancio. Se queste cose non ci saranno decideremo tutte le iniziative necessarie da mettere in campo, perché per noi si apre una fase di vera e propria trattativa sulla legge di stabilità che vuole portare a casa risultati seri».
«Molte delle nostre richieste non sono state ancora accolte. Il cambiamento è ancora insufficiente. O il cambiamento è concreto o questo movimento sindacale è in grado di allargare la mobilitazione: per noi i governi si giudicano da ciò che fanno. Non siamo disponibili a farci prendere in giro da nessuno – ha continuato Landini – bisogna rimettere al centro il lavoro, la persona e la giustizia sociale. Il cambiamento non si fa contro i lavoratori ma ha bisogno del nostro coinvolgimento. Noi vogliamo rinnovare i contratti, aumentare i salari ed estendere i diritti. Se le risposte non ci saranno, siamo pronti a fare la nostra parte».
Anche il leader Uil, Carmelo Barbagallo, attacca: «I pensionati torneranno in piazza Montecitorio anche il 19 e il 20 dicembre. Bisogna che nel governo si attrezzino a fare una grande riforma fiscale per ridurre le tasse sui lavoratori e sui pensionati e per ridare prospettive economiche al Paese. Se lavoratori e pensionati non recuperano il potere di acquisto, questo Paese non si riprende. Il governo – ha proseguito Barbagallo – non può dirci che siamo l’Avaro di Molière, quando hanno tolto ai pensionati 3,6 miliardi in tre anni, e non farsi dire che loro sono come i Miserabili. Vediamo di metterci d’accordo e trovare le risorse che servono per questo Paese». Il leader della Uil ha inoltre insistito sulla richiesta di una legge sulla non autosufficienza e sostenuto che il welfare statale va rafforzato. Noi siamo disponibili a discutere e a trovare soluzioni.