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Tre omicidi stradali: arrestati i conducenti, uno avrebbe investito volontariamente un ragazzo

Una strage nella notte e in mattinata in due distinti incidenti stradali, che hanno causato la morte di tre persone, dovuti in un caso all’abuso di alcol, nel primo, pare, alla volontà omicida del conducente che avrebbe voluto vendicarsi coì di un torto subito, investendo un ragazzo.

IMOLA – E’ accusato di aver investito con l’auto e ucciso un 25enne, con cui aveva litigato nei giorni scorsi per un cellulare rubato a suo figlio. Domenica sera a Imola (Bologna) un italiano di 44 anni è stato arrestato per omicidio volontario. E’ successo verso le 22.30 in via Mameli e l’uomo si è costituito al commissariato di Polizia poco dopo, dicendo però che non voleva investire la vittima. L’arresto è stato deciso in coordinamento con il pm di turno, Anna Cecilia Sessa, anche alla luce del pregresso tra i due. Tutto nasceva, appunto, da una diatriba per un cellulare rubato al figlio, residente a Imola. Due giorni fa c’era stata una lite finita con un’aggressione e una denuncia per lesioni. La dinamica precisa del delitto è ancora al vaglio degli investigatori. Il giovane, originario del Marocco,è stato investito da una Jeep in una strada stretta, senza marciapiedi. Poco prima erano arrivate segnalazioni alla polizia di una macchina che girava per Imola a forte velocità.

SENIGALLIA – Due donne sono state investite e uccise nella notte sulla strada provinciale 360 Arceviese, a Senigallia. Le vittime sono di Pesaro, avevano 34 e 40 anni ed erano appena uscite dalla discoteca “Megà”. Camminavano a bordo strada quando sono state travolte da un’auto condotta da un uomo del posto, un autotrasportatore 47enne di Senigallia, Massimo Renelli, risultato poi positivo all’alcoltest con un tasso di quasi quattro volte superiore al limite consentito, e che è stato arrestato dalla polizia stradale di Ancona intervenuta sul posto assieme al 118.

Il fatto è avvenuto tra le 4 e le 5, tra Bettolelle e Casine di Ostra: le due donne stavano probabilmente raggiungendo la loro automobile, quando sono state travolte dal mezzo in transito e sono state sbalzate a qualche metro di distanza. Sarebbe stato lo stesso investitore a chiamare i soccorsi, risultati però inutili: i corpi sono stati recuperati su un campo ai margini della strada.

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